Dopo il terribile attacco cardiaco nel match contro la Finlandia a giugno, all’Europeo, Christian Eriksen ha deciso il suo futuro
Sono passati otto mesi e mezzo, era il 12 giugno scorso, dal tremendo malore accusato da Christian Eriksen sul campo dell’Europeo alla prima gara contro la Finlandia.
La volontà del giocatore danese, dopo avere risolto il suo contratto con l’Inter è chiara: tornare a giocare.
Nel petto gli è stato installato un micro-defibrillatore che dovrebbe prevenire nuove possibili crisi. Ma secondo i regolamenti in alcuni paesi Eriksen non sarebbe più considerato idoneo alla pratica agonistica: tra questi anche l’Italia. Il ritorno all’attività agonistica del trequartista, 30 anni, è stato estremamente cauto. Prima alcuni allenamenti con l’Odense, poi all’Ajax dove è stato ospite della squadra olandese per un paio di mesi. Da due settimane Eriksen ha firmato con gli inglesi del Brentford, in Premier League.
Ieri Eriksen ha disputato un allenamento ufficiale contro i Rangers Glasgow: 78 minuti in campo, due assist, una ottima prestazione sotto l’aspetto tecnico, piuttosto convincente anche dal punto di vista fisico. Eriksen, asciutto e molto dinamico, è sembrato in ottime condizioni.
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La commissione medica della Premier League ha valutato con molta cautela tutta la documentazione medica presentata dal calciatore e avvallata dal Brentford dando il suo consenso a un ritorno in campo sotto un profilo medico e agonistico. A questo punto tutto fa pensare che Eriksen possa tornare in campo fin dal prossimo turno di campionato di Premier League che vedrà il Brentford, che non vince una gara di campionato dal 2 gennaio, sei sconfitte nelle ultime sette partite. Eriksen nell’amichevole contro i Rangers è stato decisivo: suoi gli assist dei gol di Amad Diallo, appena girato dal Manchester United che lo aveva riportato in Inghilterra dal prestito all’Atalanta.
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Il Brentford ha in programma un match di campionato domenica alle 16 in casa contro il Newcastle. Ed Eriksen potrebbe partire titolare. Le sue ultime dichiarazioni sono all’insegna dell’ottimismo: “Ad ogni test gioco un pochino di più e sto sempre meglio, sono molto sorpreso di come il mio corpo sta rispondendo agli allenamenti e ai test. Giocare, anche se si tratta di un’amichevole, è sempre straordinario. Il test contro i Rangers è stato straordinario. Ora non vedo l’ora di scendere in campo in una partita vera”.
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