Mourinho, c’è l’ufficialità: che mazzata per il tecnico della Roma. E’ arrivato l’atteso verdetto del Giudice Sportivo in merito all’infuocato finale di gara del match tra i giallorossi e il Verona, concluso sul 2-2
Era atteso per il pomeriggio di martedì il verdetto del Giudice Sportivo della Lega di Serie A in merito ai fatti accaduti nel corso della 26/a giornata di campionato. La curiosità era legata soprattutto al finale, a dir poco infuocato, della sfida tra Roma e Verona disputatasi sabato scorso all’Olimpico e terminata sul 2-2.
Si temeva una lunga e pesante squalifica per Josè Mourinho, alla luce delle veementi accuse lanciate dal tecnico lusitano nei confronti del direttore di gara, l’arbitro Luca Pairetto, reo di aver concesso troppe perdite di tempo ai giocatori scaligeri e di aver assegnato un recupero troppo breve dopo il 90′. E puntualmente il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea ha sanzionato con un duro provvedimento disciplinare l’allenatore della Roma. A Mourinho infatti sono state inflitte 2 giornate di squalifica “per avere, al 45/o del secondo tempo, rivolgendosi al Quarto Ufficiale, indirizzato gravi insinuazioni al Direttore di gara, nonchè per essere entrato, all’atto del provvedimento di espulsione, sul terreno di gioco con fare minaccioso contestando platealmente la decisione arbitrale; infine, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, per aver reiterato le suddette insinuazioni nei confronti del Direttore di gara mentre cercava di trattenere il proprio Direttore sportivo”.
Mourinho, due turni di squalifica. A sorpresa fermato anche Tiago Pinto fino all’8 marzo compreso
Ma a sorpresa, Josè Mourinho non è l’unico tesserato della Roma ad aver ricevuto una pesante sanzione. Anche il direttore generale Tiago Pinto è stato squalificato per le prossime due settimane, fino all’8 marzo compreso. Dalle motivazioni della sentenza pubblicata dal Giudice Sportivo emerge un comportamentdecisamente sopra le righe del general manager giallorosso.
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L’ex giovane dirigente del Benfica è stato fermato dal giudice Mastrandrea “per avere, al termine della gara, nel tunnel che adduce agli spogliatoi, affrontato in maniera irruenta l’Arbitro e, pur trattenuto dal proprio allenatore, indirizzato allo stesso gravi insinuazioni; sanzione ridotta per aver presentato in un secondo momento formalmente le scuse al Direttore di gara, accettate dal medesimo; infrazione rilevata anche dai collaboratori della Procura federale”. Ne consegue che per le prossime due gare contro Spezia e Atalanta nè il tecnico nè il dg potranno stare con la squadra.
