Vincendo a Rio de Janeiro in una finale dominata contro l’argentino Schwartzman, Carlos Alcaraz entra nella Top 20 della ATP maschile
Vince Alcaraz. Che dopo avere eliminato Berrettini nei quarti e Fognini in semifinale, va a prendersi il trofeo senza incertezze dominando la gara decisiva, 6-4 6-2. 
Una partita senza incertezze né indecisioni per Alcaraz che riesce nella non facile impresa di reagire da fuoriclasse all’inizio molto perentorio di Diego Schwartzman.
Alcaraz, trionfo a Rio
Così come l’argentino si prende il primo break, il giovane tennista spagnolo va a ribaltare l’incontro restituendo colpo su colpo e annullando in pochi minuti l’iniziale svantaggio. Al servizio sul 5.4 Alcaraz dimostra grande lucidità, ma anche una condizione fisica invidiabile e chiude senza lasciare spazio di replica al suo avversario.
Già Numero 20, meglio di Nadal
Secondo set senza storia. Alcaraz, che già aveva sbagliato pochissimo nella prima frazione, alza ulteriormente il suo livello e domina senza incertezze e sbavature. Schwartzman va in affanno, accusa il colpo e resta in partita lo spazio necessario per non risultare una sorta di sparring partner.
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Alcaraz chiude e alza il secondo trofeo della sua giovane carriera in meno di un’ora e mezza di gioco. A 18 anni e 9 mesi entra nella Top 20 della classifica ATP da grande protagonista, seguendo il destino di tennisti che poco più giovani di lui sono riusciti nella stessa impresa: colossi del calibro di Borg, Becker, Agassi, McEnroe e Wilander. Il futuro è suo. Per altro Alcaraz si toglie la non piccola soddisfazione di avere già superato Nadal, che nella Top 20 è arrivato un anno più ‘vecchio’ di lui.
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Considerando la qualità del suo tennis e la solidità delle sue performance, con tre match in meno di 40 ore a causa dei recuperi dovuto alla pioggia, uno splendido risultato.
