Le Olimpiadi invernali di Pechino 2022 si chiudono con un bilancio importante per la squadra azzurra, ma anche con qualche zona d’ombra
Ieri la cerimonia di chiusura di Pechino, con l’ultima sfilata delle squadre nel “Nido d’Uccello”, l’esecuzione dell’Inno di Mameli e la consegna della bandiera olimpica ai sindaci di Milano e Cortina, prossima sede dei giochi del 2026.
Le Olimpiadi di Pechino si chiudono con un bilancio positivo: la squadra azzurra porta a casa diciassette medaglie, due d’oro, sette d’argento e otto di bronzo.
Il forziere azzurro di Pechino 2022 è più pesante rispetto a quello di Pyeongchang in termini di podi e medaglie ma con meno vittorie, solo due. Quella di Arianna Fontana nei 500 metri femminili di short track e quella sorprendente della coppia del curling, Amos Mosaner e Stefania Costantini. Il tutto in una squadra che vede le donne dominanti sotto l’aspetto sia delle vittorie che dei piazzamenti, in una squadra con pochi giovani.
Lo sci alpino, che è sempre stato il punto di forza della squadra invernale azzurra segna un periodo di involuzione, soprattutto in ambito maschile. La valanga azzurra, di fatto, è da ricostruire. E quella rosa è alle prese con un ricambio generazionale che necessita di nuovi talenti. Quello dell’età media delle medaglie italiane è un altro problema: quasi tutti i nostri atleti sul podio sono intorno ai trent’anni, non troppi ma sicuramente non dei giovanissimi.
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Un’altra questione da risolvere è il livello di litigiosità della nostra squadra, squassata da non poche polemiche nel corso di questa edizione delle Olimpiadi invernali. La querelle tra Sofia Goggia e Federica Brignone ha campeggiato per diversi giorni su giornali e siti web. La polemica tra Arianna Fontana e la Federazione sport del ghiaccio sta diventando argomento di discussione e di imbarazzo dopo una edizione trionfale per lo short track italiano. Ma che certo non ha ricomposto la frattura tra l’atleta valtellinese e la federazione.
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I giochi di Milano e Cortina inizieranno il 6 febbraio 2026. L’Italia avrà l’onore di ospitare per la quarta volta i giochi olimpici sul proprio territorio nazionale, per la terza volta si tratta di giochi invernali. Ma probabilmente occorre un nuovo patto di concordia per gli sport invernali alle prese con qualche polemica e discussione di troppo.
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