Niente finale a nel torneo ATP 500 di Rio de Janeiro per Matteo Berrettini, eliminato ai quarti, e Fabio Fognini, battuto in semifinale
I presupposti per un gran finale tutto italiano del torneo ATP 500 di Rio de Janeiro sono sfumate sul più bello. Tre partite in poche ore per Matteo Berrettini e Fabio Fognini in un programma di recuperi serratissimi a causa del maltempo tra giovedì e venerdì.
Ma le cose non sono andate nel modo migliore. Fabio Fognini aveva chiuso in 1.20’ il suo match dei quarti di finale contro l’argentino Federico Coria, battuto 6-4 6-2.
Berrettini eliminato ai quarti
Subito dopo è toccato a Matteo Berrettini, chiamato ad affrontare il giovane talento Carlos Alcaraz, 18enne in notevole crescita negli ultimi mesi nella classifica ATP. Partita dai due volti per il tennista romano, numero #1 del tabellone di Rio. Primo set ad andamento lento per Berrettini che perde il servizio due volte e fatica a trovare continuità. Molto meglio il secondo set, con l’azzurro che recupera e ridimensiona lo spagnolo. Il cui ritorno nel terzo set è perentorio: quattro game consecutivi, dal 2-2 al 2-6 e Alcaraz va a giocarsi la semifinale con Fognini.
Fognini battuto in semifinale
Non era facile per Fognini garantire il massimo rendimento in una partita notevolmente impegnativo a poche ore dalla sfida con Coria. Alcaraz si esalta dopo la vittoria con Berrettini e va a vincere in due set in 1.45’ di gioco. Fognini fatica a trovare il suo ritmo e i suoi colpi migliori nel corso del primo set perdendo immediatamente il servizio e concedendo ben dieci palle break delle quali Alcaraz approfitta.
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Meglio il secondo set, con Fognini che annulla due break al suo avversario, strappa il servizio portandosi sul 4-1. Poi paga in modo pesante lo sforzo, Alcaraz si riprende il servizio perso in precedenza, e va a chiudere sul proprio turno alla battuta: 6-2 7-5.
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Alcaraz dunque torna in una finale ATP dopo quella giocata e vinta a Umago lo scorso anno. Affronterà l’argentino Diego Schwartzmann che ha battuto 7-6 6-3 il suo connazionale Francisco Cerundolo.