Djokovic, l’annuncio lascia tutti di stucco: infiamma la polemica

Djokovic, l’annuncio lascia tutti di stucco: infiamma la polemica. Il tennista serbo è tornato sul tema scottante del vaccino anti Covid

Dopo aver saltato l’Australian Open a Melbourne, per il numero uno del seeding si preannuncia una stagione particolarmente tribolata. Le ultime dichiarazioni fanno discutere.

Djokovic
Novak Djokovic (Foto: LaPresse)

Potevano essere mesi “comodi” per Novak Djokovic, il tennista più forte del momento. Con la fine dell’era Federer e il fisiologico calo di Nadal, anche per motivi anagrafici il serbo poteva fare incetta di titoli. Lo scorso anno è arrivato vicinissimo al completamento del Grande Slam, con il solo Medvedev in grado di rovinargli la festa nella finale degli Us Open. Da quel momento sono iniziati i problemi, culminati con la clamorosa esclusione dall’Australian Open. La vicenda del vaccino per il Covid e la poca chiarezza sulla positività riscontrata a dicembre hanno creato una tensione con il governo locale culminata con la negazione del visto. Nole non ha comunque intenzione di ritornare sui suoi passi e, come confermato in una recente intervista alla BBC, proseguirà dritto nella sua strada da no-vax. In realtà, come da lui stesso specificato, non è contrario al siero, ma rivendica la libertà di scelta su come iniettare nel proprio fisico. Il suo ritorno in campo avverrà fa pochi giorni, con esattezza il 21 febbraio. Prenderà infatti parte al torneo di Dubai, ATP 500 nell’emirato arabo che non richiede la vaccinazione per entrare nel paese. Il resto della sua stagione al momento resta un’incognita.

“Per ora non mi vaccino”: il pensiero di Djokovic non cambia

Novak Djokovic
Novak Djokovic (Foto: LaPresse)

Djokovic in queste ore ha rilasciato un’intervista a Rts, la tv di stato serba, tornando sul tema caldo.

Non mi aspettavo quello che è successo e sarà difficile per me da dimenticare. Ma voglio tornare in futuro a giocare di nuovo alla Rod Laver Arena. Ricorderò sempre tutte le cose belle vissute a Melbourne, dove ho passato momenti professionali e personali straordinari. Nonostante tutto quello che è successo, ho un ottimo legame con l’Australia”.

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Poi sul primo Slam della stagione ha aggiunto: “Non è stato facile guardare la finale dell’Aus Open, non volevo ma ho dovuto farlo perché mia moglie e mio figlio la stavano guardando. Non ho tifato né per Medvedev né per Nadal. Non mi importava chi sarebbe stato il vincitore, tanto io avrei perso comunque”.

Sul vaccino il pensiero non cambia: “Mi chiamano Novax? Nel corso della mia carriera mi sono abituato ad essere chiamato anche in modi peggiori. Ci persone a cui non piaccio e persone che mi sostengono. E’ sempre stato così. Ho deciso per ora di non vaccinarmi. Come atleta professionista, controllo tutto quello che entra nel mio corpo. Se qualcosa cambia lo 0,5% del mio corpo, lo sento subito. Sono solo prudente prima di prendere qualsiasi decisione e pronto ad affrontarne le conseguenze”.

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