Novak Djokovic, tradimento in famiglia: “Stava tifando per lui”

Novak Djokovic, tradimento in famiglia: “Stava tifando per lui”. Il numero uno al mondo riesce a sorridere sulla sua situazione attuale

La posizione di Novak Djokovic sui vaccini obbligatori per lavorare, che per lui significa scendere in campo, è chiara una volta per tutte dopo la sua intervista alla BBC. Ma in realtà il campione non ha parlato solo di quello.

Djokovic
Novak Djokovic numero 1 Atp (LaPresse)

Perché un anno fa alla fine di gennaio era in campo a Melbourne per giocare pe vincere la finale degli Australian Open 2021 contro Daniil Medvedev. Quest’0anno il russo era ancora lì, ma contro di lui ha trovato Rafa Nadal e tutti sappiamo poi come è andata a finire. Così è stato naturale chiedergli cosa abbia provato a guardare la finale in tv senza poter partecipare.

Djokovic ha confessato che in famiglia erano tutti collegati con la tv. Solo che mente lui era neutrale perché voleva solo godersi la partita, sua moglie Jelena tifava per Medvedev e suo figlio Stefan invece per Nadal. “Saltava e gridava ad ogni punto fatto da Rafa, stava tifando per lui. Qualche giorno fa mi ha chiesto quale sarebbe stata la prossima volta in cui io e Nadal ci saremmo trovati insieme, perché gli piacerebbe molto farsi una foto insieme a lui”.

Novak Djokovic, tradimento in famiglia: il campione è pronto per tornare in campo

Il ritorno di Djokovic in campo, dopo tutte le polemiche di gennaio, è vicino. Succederà la prossima settimana nell’ATP 500 di Dubai e oggi è arrivata anche l’apertura di Valentina Vezzali per la sua partecipazione agli Open d’Italia dalla prima settimana di maggio.

Ma in mezzo cosa ci sarà? Quasi impossibile pensare di vederlo in campo a marzo, mese nel quale sono imn programma i due ATP 1000 di Indian Wells e Miami. E se le regole negli Stati Uniti rimarranno ancora queste, dovrà saltare anche tutta la stagione stiva sul cemento, compresi gli Us Open.

Nole Djokovic (ANSA)

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In teoria dopo Dubai potrebbe tornare in campo soltanto sulla terra di Montecarlo ad aprile prima di giocare nell’ATP 1000 di Madrid e poi a Roma. Ma anche lì, poi rischia uno stop perché al Roland Gar5ros senza vaccino non potrà essere ammesso.

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