Due cross di Joao Mario e due colpi di testa di Toni Martinez costano la partita alla Lazio che spreca il vantaggio e tre clamorose palle gol
Pochi episodi ma tutti decisivi determinano la vittoria del Porto sulla Lazio che, da una parte, ha il torto di sprecare un bel vantaggio e dall’altro ha il demerito di qualche occasione fallita di troppo.
Un risultato che certo non è una pietra tombale: ma che obbligherà la Lazio ad alzare un bel po’ la soglia dell’attenzione e del livello di gioco in vista della gara di ritorno, a Roma, tra sette giorni.
Priva di Immobile, rimasto a Roma vittima di una banale influenza e con Luis Alberto in campo dal primo minuto, nonostante le polemiche legate a una sua intervista nella quale chiede la cessione, la Lazio parte con qualche difficoltà. Porto inizialmente molto aggressivo che non si limita a fare del gran possesso palla. Tuttavia, dopo due occasioni per i Draghi, è proprio la Lazio a passare in vantaggio con Zaccagni che interpreta perfettamente un calcio d’angolo battuto radente da Luis Alberto e insacca con un vezzoso colpo di tacco.
Il Porto gioca, la Lazio agisce soprattutto in contropiede: ma le ripartenze della formazione biancoceleste sono letali: al 31’ Milinkovic Savic va a un passo dal colpo del KO costringendo Costa a uno straordinario intervento. Al 36’ la Lazio si pente delle occasioni perdute e subisce il pareggio dei padroni di casa con un colpo di testa angolatissimo di Toni Martinez sul cross di Joao Mario.
In avvio di ripresa il Porto dimostra di avere imparato la teoria infliggendo una dura lezione alla difesa della Lazio: un altro cross di Joao Mario pesca il solito Toni Martinez che ruba il tempo a Luis Felipe e insacca un gol quasi identico al primo.
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Non c’è solo il gol del vantaggio dei portoghesi a pesare nell’economia del secondo tempo. Il Porto viene fuori in tutta la sua fisicità e aggressività. Ma la Lazio dimostra di soffrire più del dovuto il gioco avversario.
Un limite non solo atletico quello della squadra di Maurizio Sarri. I biancocelesti, anche da un punto di vista di atteggiamento, sembrano estraniarsi dal campo e dal gioco.
Le controffensive della Lazio sono solo episodiche anche se il solito Milinkovic Savic va vicinissimo al bersaglio con un tocco sottomisura su cross di Felipe Anderson. Lazio che, sotto l’aspetto dell’atteggiamento, si riscatta solo nel finale di partita quando per ben due volte prima Zaccagni e poi Felipe Anderson hanno l’occasione di riportare la gara su un piano di parità.
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Lazio che esce sconfitta dal Do Dragao ma con poche recriminazioni. All’Olimpico serviranno un altro atteggiamento e maggiore precisione offensiva per centrare la qualificazione.
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PORTO – LAZIO 2-1
23′ Zaccagni, 36′ e 48′ Toni Martinez
PORTO (4-4-2): Diogo Costa; Joao Mario (88′ Bruno Costa), Mbemba, Zaidu; Otavio, Grujic (46′ Galeno), Uribe, Fabio Vieira (46′ Vitinha); Toni Martinez (68′ Evanilson), Pepe (88′ Eustaquio).
LAZIO (4-3-3): Strakosha; Marusic, Luiz Felipe, Patric, Radu (71′ Hysaj); Milinkovic, Leiva (67′ Cataldi), Luis Alberto (83′ Basic); Pedro (83′ Cabral), Felipe Anderson, Zaccagni (83′ Moro).
Ammoniti: Grujic, Milinkovic-Savic, Fabio Vieira, Galeno, Evanilson, Zaccagni
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