Calcio, in Europa cambia tutto: le nuove regole per le coppe

La giornata di oggi è rivoluzionaria per il calcio, in Champions League, Europa League e Conference League e in tutte le coppe europee la regola del gol in trasferta che vale doppio decade per sempre

La regola del gol segnato in trasferta che in caso di parità pesa il doppio non vale più. A cominciare da oggi, dalle prime due eliminatorie di Champions League in programma oggi, PSG-Real Madrid e Sporting Lisbona-Manchester City.

Calcio, champions league
(LaPresse)

Una novità annunciata ormai da tempo: la UEFA aveva iniziato a lavorare a questa ipotesi due anni fa, avvallandola definitivamente lo scorso anno e cambiando i regolamenti delle competizioni di questa stagione: ma solo dagli ottavi di finale, e non dalle qualificazioni.

Calcio, le nuove regole delle coppe

In realtà l’indicazione non arriva dalla UEFA, ma dalla FIFA che da tempo, in particolare dopo l’arrivo di Infantino alla segreteria della federazione internazionale, aveva ipotizzato il decadimento di questa norma che in Europa esiste da 56 anni. In diverse competizioni di altre federazioni internazionali questa regola non esiste da tempo. In molte altre non è mai esistita.

Era il 1965 quando le coppe europee adottarono una norma destinata a regolamentare le Coppe fino a ieri, e in qualche caso a dettare clamorose delusioni per le squadre italiane. La regola dei gol segnati in trasferta valeva dopo le due gare di andata e ritorno a parità di punti e di gol segnati. In caso di una vittoria per parte ad esempio, o di due  pareggi. Con un 1-1 e un 2-2, la squadra che avesse segnato i due gol in trasferta avrebbe passato il turno direttamente: senza supplementari e rigori.

Il gol doppio, il programma delle italiane

In inglese la regola era dettata da una terminologia semplice, “away goals”. La squadra che passava “on away goals” era premiata dalle reti marcate in trasferta. Da oggi nessuna differenza e nessuna distinzione tra le reti in casa e in trasferta. In caso di parità di punti e di gol (una vittoria per parte o due pareggi) passa il turno la squadra che avrà segnato di più in un computo di differenza reti assoluto tra le due sfide: in caso di parità due tempi supplementari di 15’ l’uno (più eventuale recupero) e calci di rigore, cinque per parte, da proseguire a oltranza in caso di ulteriore parità.

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I precedenti

Questa regola in qualche caso premiò ma molte volte danneggiò le squadre italiane: quando la finale di Coppa Uefa si giocava con gara di andata e ritorno il Torino fu beffato da un 2-2 in casa, doppietta di Casagrande a rimontare il vantaggio degli olandesi. Poi pali, traverse e un rigore clamoroso non concesso nella gara decisiva di Amsterdam. La Sampdoria di Boskov arrivò alla finale di Coppa delle Coppe, poi vinta a Goteborg contro l’Anderlecht, grazie a un golletto esterno in semifinale a Bucarest, contro la Dinamo. Due pareggi, ma in Romania al 90’ fu Luca Vialli a segnare il gol decisivo che valeva la finale. Un altro caso celebre fu la semifinale italiana di Champions League tra Milan e Inter del 2003, doppio derby a San Siro. Gol decisivo di Shevchenko nell’1-1 giocato in casa dei nerazzurri.

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Pallone Europa League
Getty Images

Il programma delle coppe prevede l’Inter in campo domani contro il Liverpool a San Siro in Champions League. Giovedì toccherà a Napoli (a Barcellona), Atalanta (in casa con l’Olympiacos Pireo) e Lazio (fuoricasa con il Porto). La prossima settimana sarà il turno della Juventus con il Villarreal. Roma direttamente agli ottavi di Conference League contro un avversario ancora da decidere dopo il play off.

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