Josè Mourinho (Foto: LaPresse)
“Si è giocato l’ultima carta”, terremoto a Roma: Mourinho choc. Il pareggio contro il Sassuolo è stato piuttosto deludente e ormai gli obiettivi stagionali stanno sfumando
Il settimo posto in classifica non può soddisfare l’ambiente giallorosso e i Friedkin, partiti con ben altre ambizioni. Il confronto con lo scorso anno è impietoso e ormai ci sono tutti i prodromi per un’altra annata deludente.
Al 90′ di Sassuolo-Roma il risultato era ancora contrario ai colori giallorossi. Mourinho è riuscito ad agguantare un punto proprio in extremis, con il colpo di testa di Cristante arrivato in pieno recupero. Un 2-2 che non può non lasciare l’amaro in bocca, considerando sia il livello di gioco espresso e le assenze pesantissime dei padroni di casa (Raspadori e Scamacca out). La Roma attualmente ha 40 punti, con un parziale di 5 punti in meno rispetto al passato campionato e l’eliminazione cocente dalla Coppa Italia. Perdere con l’Inter ci sta ma non prendendo gol dopo appena un minuto. Lo sfogo dello ‘Special One‘ negli spogliatoi di San Siro è finito sulle prime pagine dei giornali. Accuse pesanti ai propri calciatori, accusati di non avere personalità e carisma. Un tentativo disperato di smuovere un ambiente troppo apatico e negativo. La sensazione è che si stia giocando le ultime carte per risollevare una situazione che sta precipitando.
A pensarla così è anche uno che a Roma è riuscito a vincere e conosce alla perfezione quell’ambiente. Fabio Capello ha portato nel 2001 il terzo scudetto nella capitale, al termine di un campionato dominato. Lui sa benissimo le dinamiche all’ombra del Colosseo e il suo giudizio al momento non è positivo.
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Intervenendo ieri sera a ‘Sky Calcio Club’ ha spiegato: “Si è giocato l’ultima carta, offendendo di fatto i giocatori. Io non l’ho mai fatto, mi sono sempre posto con rispetto senza offendere. Ho sempre agito con rispetto pretendendone altrettanto. La prima regola che chiedo è proprio quella del rispetto, verso tutto lo staff e adepti. Trattare male le persone significa poter offendere uno della famiglia. Se tu mi offendi come ha fatto Mourinho, crei anche un danno economico alla società ed è un aspetto molto importante”. Poi proseguendo nell’analisi aggiunge: “Credo che Mourinho abbia le idee chiare. Sta cercando di portare un tipo di gioco e una certa mentalità, ma ci sono alcuni giocatori che non sembrano nemmeno l’ombra di quelli passati. Penso a Mkhitaryan o Veretout. In queste condizioni un allenatore che ha delle difficoltà tattiche e vede un atteggiamento non positivo, prova a tirare una bomba come quella di San Siro”.
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