Roger Federer, un grande elogio dal collega: “Lo adoro”

Roger Federer è fermo da sei mesi e prosegue la sua riabilitazione per il possibile ritorno in campo. Intanto, non mancano gli apprezzamenti nei suoi confronti

Non lo vediamo in campo dallo scorso luglio e chissà quando lo rivedremo. Lo ha ribadito lui stesso in una recente intervista. “In primavera ne sapremo di più“, questa la previsione di Roger Federer, alle prese con la riabilitazione seguente all’intervento chirurgico sul ginocchio cui si è sottoposto in estate.

Roger Federer
Roger Federer (Ansa Foto)

Nonostante i 40 anni e la consapevolezza inevitabile che la carriera sta finendo, Federer è ancora molto motivato e farà di tutto per tornare nuovamente in campo. Il sogno è farlo a Wimbledon, Slam che ne ha consacrato il mito e la leggenda in chi ancora lo segue con grande affetto e ammirazione.

Ci riferiamo non solo agli appassionati di tutto il mondo ma anche agli stessi colleghi dell’ex numero del mondo, sempre prodighi di complimenti e stima nei suoi confronti. Tra questi c’è anche Fabio Fognini. In conferenza stampa, a margine di un match disputato all’Atp di Buenos Aires, l’azzurro ha rilasciato un parere interessante sui tennisti della nuova generazione.

Federer, l’elogio di Fognini

Fabio Fognini
Fabio Fognini (Ansa Foto)

“Ormai vedi solo ragazzi che tirano “bombe” al servizio e con il dritto – si legge nelle dichiarazioni riportate da Supertennis – e devo essere onesto non mi diverte. Il futuro di questo sport non mi piace. Non lo guarderò in televisione quando smetterò e non acquisterò un biglietto per un simile spettacolo.”

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Al contempo, Fognini non ha dubbi su colui per il quale pagherebbe per (ri)vederlo in campo: “Federer è l’unico per cui pagherei il biglietto. Lo adoro perchè fa sembra tutto semplice e non è così. Spero di poterlo rivedere anche se non so se avremo ancora la sua versione migliore.”

Dichiarazioni, dunque, non banali quelle di Fognini che già in passato non si era espresso favorevolmente nei confronti della Next Gen pur nella consapevolezza dell’inizio di una nuova era tennistica che, prossimamente, sostituirà i grandi protagonisti che hanno reso il tennis uno sport molto popolare nel nuovo millennio.

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A Buenos Aires, intanto, il cammino di Fognini si è interrotto ai quarti di finale con la sconfitta in due set contro il tennista di casa, Federico Delbonis (6-4; 6-4). Ha raggiunto, invece, la semifinale Lorenzo Sonego con il 6-4; 7-6 rifilato al veterano Verdasco.

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