E’ uno dei più acclamati fuoriclasse del calcio mondiale: lo riconoscete? Il bambino biondo ripreso in questa foto di tanti anni fa ha entusiasmato, e continua a farlo, gli appassionati di tutto il mondo
Non molti mesi fa ha festeggiato alla grande il suo compleanno, i suoi primi meravigliosi 40 anni. Una vita e una carriera a dir poco intensissime, trascorse sui campi di calcio di tutto il mondo dove ha potuto mettere in mostra una classe fuori dal comune. Il pallone scorre da sempre nelle vene di questo autentico fuoriclasse, che ancora oggi continua a stupire per un’invidiabile longevità.
Talento, carisma, personalità, grinta: sono tutte caratteristiche di questo campione unico, nato in Svezia nel 1981 da una famiglia di origini bosniache. L’infanzia difficile, i primi passi nelle giovanili del Malmoe fino all’approdo a una della squadre più blasonate d’Europa, l’Ajax di Amsterdam. Con la maglia biancorossa dei lancieri la sua classe si impone definitivamente, tanto che nell’estate del 2004 viene acquistato dalla Juventus proprio nel corso dell’ultimo giorno di quella sessione estiva di mercato. Da quel momento in poi la sua carriera prende letteralmente il volo: nei successivi 14 anni indossa le maglie di alcuni dei club più prestigiosi d’Europa con i quali conquista un numero spropositato di trofei e vittorie.
Per chi non avesse ancora indovinato, stiamo parlando di Zlatan Ibrahimovic. Questo bambino biondo impegnatissimo a giocare alle giostre altri non è che il fuoriclasse svedese che due anni fa ha scelto, con una decisione a dir poco sorprendente, di accettare la corte del Milan. Non quello di berlusconiana memoria, ma il nuovo Milan acquistato da un fondo americano che per rilanciare il Diavolo ha optato per una strategia di crescita a medio e lungo termine.
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Ibrahimovic ha detto di sì, pur sapendo di andare incontro a una sfida quasi proibitiva: “Ho accettato la proposta del Milan come se fosse una missione – spiegò Ibrahimovic due anni fa -: loro venivano da alcune stagioni davvero brutte ma con tanta voglia di tornare ai vertici. Ho detto subito di sì, questa società mi è sempre rimasta nel cuore“. E i risultati si sono visti eccome: il Diavolo nel giro di due stagioni è tornato a competere per lo scudetto. Con la firma in calce del suo leader e trascinatore.
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