Thomas Muller, piovono pesanti accuse: c’entrano i suoi cavalli

Thomas Muller, piovono pesanti accuse: c’entrano i suoi cavalli. Il trentaduenne centrocampista del Bayern e pilastro della Nazionale tedesca gestisce insieme alla moglie un allevamento di puledri

E’ considerato uno dei più grandi giocatori che il calcio tedesco abbia mai avuto. Per una buona parte della critica Thomas Muller, trentaduennne centrocampista bandiera del Bayern Monaco e autentico pilastro della Germania, è secondo soltanto al leggendario ‘kaiser’ Franz Beckenbauer. Impossibile non sottolineare la sua carriera, davvero unica: con la maglia rossa del club bavarese, Muller ha vinto davvero tutto.

Muller
Thomas Muller (Ansa Foto)

Il fiore all’occhiello, i campionati del Mondo conquistati in Brasile nel 2014 con la Nazionale tedesca dopo aver rifilato uno storico 7-1 al Brasile padrone di casa. Ma fuori dal campo di calcio, la sensazione è che non sia tutto e solamente oro quello che luccica. Quando non indossa maglietta, calzoncini e scarpini, Thomas Muller e la moglie Lisa sono proprietari di una fattoria dove allevano dei cavalli. Proprio qualche giorno fa la coppia ha comunicato che uno dei loro animali è rimasto vittima di un incidente: “Purtroppo abbiamo una brutta notizia. Il nostro cavallo preferito, D’Avie, non sarà disponibile per i prossimi mesi. È scivolato durante il tentativo di preparazione per la stagione riproduttiva – ha spiegato Muller – ed è caduto drammaticamente di lato. Ha subito un infortunio allo zoccolo e dovrà riposare per i prossimi mesi. È un grande amico e poteva andare peggio”.

Thomas Muller, la protezione animali avverte: “Maltratta i suoi cavalli”

Muller
Muller e la moglie Lisa (screenshot da Instagram)

Secondo però quanto riportato dal quotidiano britannico The Sun, la protezione animali avrebbe messo sotto accusa il giocatore del Bayern e la sua consorte dediti alla vendita dello sperma dei loro cavalli. Proprio a causa dell’infortunio lo sperma del cavallo D’Avie è ora acquistabile alla cifra scontata di 200 invece che di 2000 euro. Tutto questo ha allertato la protezione animali che non ha risparmiato pesanti accuse alla coppia.

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È orribile che coloro che si definiscono amanti dei cavalli costringano gli animali affidati alle loro cure a compiere atti sessuali innaturali per trarne vantaggio. Le ferite subite da D’Avie sotto la supervisione di Lisa e Thomas Müller erano evitabili e non necessarie”. Nei prossimi giorni, se non addirittura nelle prossime ore, il centrocampista bavarese e la moglie dovrebbero replicare alle illazioni della protezione animali tedesca. Dopo il difensore francese Zouma, protagonista di pesanti maltrattamenti nei confronti dei gatti, è ora Muller a rischiare pesanti sanzioni per ragioni molto simili.

 

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