“Lewis Hamilton campione del mondo 2021”: l’audio inguaia la Red Bull

“Lewis Hamilton campione del mondo 2021”: l’audio che inguaia la Red Bull. Il processo della FIA va verso un verdetto clamoroso?

Ci siamo lasciati così: Max Verstappen campione del mondo alla fine della gara più pazza nella storia della Formula 1 e Lewis Hamilton beffato proprio sul più bello. Tutto è successo due mesi fa e da allora non è cambiato nulla ma non sarà per sempre.

Hamilton Verstappen
Lewis Hamilton e Max Verstappen sul podio di Abu Dhabi (LaPresse)

Ne sono convinti in molti, a cominciare dal magazine francese ‘Grand Prix’, che sul numero di febbraio ha lanciato una provocazione reale. “Lewis Hamilton, campione del mondo 2021“, è il titolo che campeggia in prima pagina anticipando quello che per loro sarà il verdetto del processo FIA.

Perché anche se Verstappen è stato premiato insieme alla Red Bull proprio dalla Federazione mondiale, tutto può essere ribaltato ancora prima che cominci la prossima stagione. Nel mirino ancora una volta il direttore di gara Michael Masi e la sua gestione del finale di gara, con la concessione di ripartire ad un giro dalla fine quando invece la Mercedes chiedeva di chiuderla così.

“Lewis Hamilton campione del mondo 2021”: c’è attesa per la decisione della FIA

Ora spunta un audio tra il direttore sportivo della Red Bull, Jonathan Wheatley, e lo stesso Masi mentre stava girando la Safety car. Le parole di Wheatley sembrano un ordine preciso: “Ovviamente quelle auto doppiate non è necessario lasciarle passare per raggiungere il retro del gruppo. Devi lasciarle passare, abbiamo una gara automobilistica tra le mani”. E arriva la risposta: “Capito, tutto chiaro”, come in effetti è successo.

Alla ripartenza era arrivato il messaggio di Toto Wolff passato alla storia: “No Mickey, questo non è giusto!“. E subito la risposta: “Si chiamano corse Toto, hai capito?”. Un portavoce della FIA, intervistato dalla BBC il 9 febbraio, ha confermato che sono consapevoli dello scambio di messaggi e anche quello fa parte dell’indagine.

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Il resto lo scopriremo nei prissimi giorni, anche se il rischio che Michael Masi non sia più il direttore di gara della Formula 1 da marzo è concreto. Ma ci rimetterà solo lui? Ecco, questo non è ancora chiaro.

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