Brentford, Eriksen è pronto: “Il mio unico problema? Gli aeroporti”

Brentford, Eriksen è pronto: “Il mio unico problema? Gli aeroporti”. Il centrocampista danese comincia la sua nuova avventura

Ormai non c’erano più dubbi sul fatto che Christian Eriksen abbia ben chiaro quello che vuole dal suo futuro. Un futuro che per il centrocampista danese di chiama Brentford, la più bella delle avventure.

(Getty Images)

Abituato nelle ultime stagioni a lottare per gli scudetti e la Champions League, Eriksen dovrà calarsi in una realtà molto diversa. Il club londinese è in piena bagarre per la salvezza in Premier League e in campo ci sarà da lottare molto, ma non lo spaventa. Dopo quello che ha passato la scorsa estate, quando la sua vita per diversi minuti è stata appesa da un filo, questa è quasi una passeggiata.

E cis’ nella sua prima conferenza stampa ufficiale con la nuova maglia confessa di avere due obiettivi. Il primo è la salvezza con il Brebntford. E il secondo, giocare i Mondiali 2022 con la sua Danimarca che è già qualificata. “Una delle prime cose che ho detto al mio cardiologo è che il mio obiettivo è essere in forma per il Mondiale. Mancano ancora molti mesi, farò tutto quello che posso”.

Brentford, Eriksen è pronto: indovinate chi è il primo che ha incontrato a Londra?

Eriksen ha ammesso di essersi preso tutto il tempo disponibile anche per riflettere su quello che doveva fare. Ne ha parlato con la famiglia e poi ha sentito il suo nuovo tecnico. Si sono parlati per telefono, sa che lui lo ha voluto fortemente e questo gli ha fatto piacere. “Il debutto? Non lo so, non mi aspetto di giocare subito 90 minuti, ma spero che non ci voglia molto”.

Ma l’ex centrocampista dell’Inter ha trovato anche il modo di scherzare sulla sua situazione: “L’unico problema è negli aeroporti, con i sistemi di sicurezza.  Ma sinceramente spero che con il tempo si parlerà sempre più di calcio e meno di quanto mi è accaduto in estate. Spero che mi trattino come tutti gli altri. Se ci fossero stati dei problemi non sarei tornato a giocare. Mi sento pronto al 100%”.

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E come per un segno del destino, non appena è sbarcato a Londra per andare i n hotel, la prima persona che ha incontrato è stato Antonio Conte: “Certamente è stato un po’ strano. Penso che fosse anche sorpreso anche lui. Ma ho sempre avuto un buon rapporto con Conte”.

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