Diventa un vero e proprio caso la presunta violazione della quarantena da parte di Dusan Vlahovic
Dusan Vlahovic, il bomber che la Juventus ha pagato a peso d’oro alla Fiorentina e che ha subito iniziato la sua avventura in bianconero a suon di gol, è al centro di un vero e proprio caso.
Stando a quanto confermato dalla ASL Toscana Centro Vlahovic sarebbe stato segnalato all’autorità giudiziaria per la presunta violazione del domicilio dopo essere risultato positivo al Covid.
Vlahovic e la quarantena
In pratica, Vlahovic avrebbe contravvenuto alle norme che da ormai due anni costringono milioni di italiani a fare i conti con la pandemia e le sue conseguenze. Il giocatore sarebbe uscito dalla sua abitazione senza avere ufficializzato la sua avvenuta negativizzazione alle autorità sanitarie locali. Un episodio che coincide con il suo passaggio dalla Fiorentina alla Juventus, avvenuto a fine gennaio.
“Mancata comunicazione alla ASL”
Secondo quanto contestato dalla Asl Toscana Vlahovic, in possesso di un tampone comunque negativo e con il consenso della Asl di Torino, aveva lasciato Firenze per presentarsi al J Medical, alla Continassa, il 28 gennaio e sottoporsi alle visite mediche di rito, primo atto ufficiale del suo passaggio alla Juventus.
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In definitiva la mancanza di Vlahovic sarebbe stata soprattutto nella comunicazione. Il giocatore avrebbe dovuto inoltrare la certificazione della sua negatività alla sua Asl di pertinenza, quella di Firenze. E solo dopo avrebbe potuto mettersi in viaggio. Una leggerezza, determinata anche dalla frenesia del momento di un passaggio di mercato tra i più attesi degli ultimi anni.
Risponde l’assessore regionale
La questione è tornata d’attualità questa mattina quando, durante una riunione del consiglio regionale, l’assessore alla sanità della Regione Toscana Simone Bezzini ha risposto a un’interrogazione sull’argomento: “La vicenda non è seguita direttamente dalla Regione ma dalla Asl Toscana centro che, avendo appreso dai media la notizia della presenza di Vlahovic a Torino in un periodo in cui causa positività avrebbe dovuto essere in isolamento, ha effettuato delle verifiche per comprendere se fossero arrivate delle istanze per richiedere il trasferimento di luogo dove effettuare l’isolamento. Tali verifiche hanno fatto rilevare che non sembrerebbero essere arrivate all’Asl istanze di questa natura”.
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Stando a quanto ricostruito Vlahovic sarebbe stato uno dei due giocatori della Fiorentina positivi al Covid (che all’epoca non erano stati resi noti), immediatamente prima della trasferta di Cagliari, il 22 gennaio. Esattamente una settimana dopo Vlahovic era già alla Juventus. Quello che il bomber serbo rischia, a questo punto, è una sanzione amministrativa. Una multa, identica a quella che ha raggiunto diversi altri cittadini italiani sorpresi fuori di casa perché positivi o in ritardo con la comunicazione dell’avvenuta negativizzazione. Circa 400 euro.