A distanza di soli sei giorni dall’inizio delle Olimpiadi invernali di Pechino e con undici giorni di competizioni ancora in calendario, l’Italia conquista un altro primato
Il primo bilancio, quando non siamo nemmeno ancora alla metà del programma di gare delle Olimpiadi di Pechino, è già molto positivo.
Il 2022 sembra proseguire con lo stesso trend straordinario che aveva caratterizzato la scorsa stagione sportiva. Dominato dalle gioie dell’Europeo di calcio e pallavolo ma soprattutto da una trionfale edizione delle Olimpiadi di Tokyo.
Grazie alla medaglia di bronzo di Omar Visintin nello snowboard cross maschile, la squadra azzurra migliora la propria posizione sul medagliere. Al momento l’Italia conta otto podi, con due medaglie d’oro, quattro d’argento e due di bronzo.
Si tratta di un bilancio già straordinariamente positivo considerando le tante difficoltà che l’Italia ha dovuto affrontare nel preparare questa edizione dei giochi. Non solo a causa della pandemia ma anche di infortuni eccellenti. Come quello di Sofia Goggia, o l’indisponibilità all’ultimo istante di Kevin Fischnaller nella gara di slittino dove suo cugino Dominik ha centrato il terzo posto.
In attesa delle gare di sci alpino dove la squadra azzurra può ulteriormente incrementare il suo bottino e di quelle di short track dove Arianna Fontana punta a undicesimo podio che la renderebbe l’atleta italiana più medagliata di sempre nella storia delle Olimpiadi invernali, la squadra azzurra conquista un nuovo primato. Per la prima volta, infatti, l’Italia va a medaglia in sette diverse discipline olimpiche.
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Non era mai accaduto prima. Nemmeno nell’edizione di casa di Torino 2006 e nemmeno nel corso di edizioni dove la squadra azzurra era riuscita a conquistare un numero di medaglie considerevole.
Una ulteriore testimonianza della crescita degli sport invernali a tutto tondo che ha portato la rappresentativa azzurra a conquistare trionfi fino a qualche anno fa impensabili, come per esempio nel curling, disciplina che nel nostro paese coinvolge poche centinaia di atleti e che conta soltanto tre impianti di gioco in tutto il paese.
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Onore al merito, intanto, a Omar Visintin che trova il successo più importante della sua carriera a 32 anni e a pochi mesi da un infortunio che sembrava destinato a lasciarlo fuori dai giochi.
Con un recupero miracoloso, invece, l’altoatesino di Merano, 17 podi e 8 vittorie in Coppa del mondo nello snowboardcross con ulteriori quattro piazzamenti nella competizione a squadre, sale sul podio più prestigioso, quello delle Olimpiadi, a otto anni di distanza dalla sua vittoria in classifica generale di Coppa del mondo.
Questa era la sua terza Olimpiade: a Sochi associ era caduto in semifinale, a Pyeonchang era stato eliminato al primo turno. Oggi è bronzo, ottava medaglia azzurra di questi giochi.
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