Olimpiadi, il doping travolge una 15enne, medaglia d’oro con la Russia

Alle Olimpiadi di Pechino, più temuto ancora della pandemia, scoppia clamorosamente il primo scandalo doping che travolge una delle atlete simbolo di questa edizione

Lo scandalo è grande, trattenuto a fatica dai portavoce del CIO che stanno cercando di mantenere il tono delle notizie su un piano ufficioso. Ma a Pechino oggi non si parla d’altro.

Doping Stati Uniti

Al centro dell’attenzione generale è Kamila Valieva, 15 anni, atleta di punta del ROC, il comitato olimpico russo, che a queste Olimpiadi non può partecipare con il proprio inno e la propria bandiera a causa di una squalifica sancita dal CIO e motivata proprio dal massiccio uso di doping su base nazionale.

Doping alle Olimpiadi, il vaso Valieva

Stando a un rapporto pubblicato dall’agenzia Reuters, che ha citato fonti ufficiali del comitato olimpico internazionale, Kamila Valieva – vincitrice del team event con la squadra russa di pattinaggio artistico – sarebbe stata trovata positiva alla trimetazidina. Una notizia che è diventata dirompente soprattutto dopo che la squadra russa si è rappresentata in ritardo all’attesissima premiazione del pattinaggio artistico proprio a causa di questa positività, che inizialmente il comitato aveva cercato di tenere sotto silenzio.

Imbarazzo ma nessuna smentita

Il riserbo, tuttavia, è durato poco. Anche perché Kamila Valieva si può considerare a buon diritto una vera e propria atleta simbolo di queste Olimpiadi. La sua prestazione a Pechino ha scatenato l’entusiasmo del pubblico, ma anche il consenso della giuria che l’ha premiata con una valutazione molto alta nonostante una caduta perché, di fatto, Kamila è la prima pattinatrice al mondo che riesce nell’impresa di completare un quadruplo toe-loop.

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Intorno a Kamila il comitato olimpico russo aveva costruito gran parte della sua immagine e di una credibilità completamente da ricostruire dopo lo scandalo doping che ha negato alla rappresentativa inno e bandiera.

Olimpiadi, il doping travolge una 15enne, medaglia d’oro con la Russia
Kamila Valieva, 15 anni, oro con la Russia nel pattinaggio artistico (Foto ANSA)

Grande imbarazzo da parte del CIO il cui portavoce ufficiale, Mark Adams, non ha smentito le notizie sulla positività dell’atleta limitandosi a un ‘no comment’ motivato da un’indagine in corso. Oggi Kamila Valieva si è regolarmente allenata in vista della competizione femminile individuale. Resta da capire se l’atleta sarà in grado di partecipare o meno. Una positività al controllo antidoping la esclude, ma non è escluso che la pattinatrice e il comitato, possano presentare un ricorso immediato in appello.

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Secondo una versione ufficiale la Valieva sarebbe risultata positiva alla trimetazidina per motivi terapeutici. Si tratta di un farmaco utilizzato anche per curare alcuni scompensi cardiaci. Però è anche della stessa sostanza che costò una lunga squalifica anche a Nadesha Sergeyeva, esclusa dalle Olimpiadi 2018 e dalla squadra russa di Bob.

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