Esonero Mourinho, Friedkin è infuriato: possibili sviluppi in casa Roma. Il tecnico portoghese sulla graticola dopo l’eliminazione ai quarti di Coppa Italia. Il suo futuro è legato ai risultati in campionato e alla Conference League
Sono trascorsi nove mesi dal giorno in cui la Roma, attraverso un comunicato a sorpresa apparso sul profilo Twitter della società, annunciò il clamoroso ingaggio di Josè Mourinho per le prossime tre stagioni. Un autentico colpo di teatro da parte del proprietario del club, l’imprenditore americano Dan Friedkin, che scatenò l’entusiasmo incontenibile della tifoseria giallorossa.
Ma nove mesi e cinque giorni dopo la delusione e lo sconforto hanno preso il sopravvento in casa Roma, soprattutto alla luce dei modesti risultati ottenuti finora da capitan Pellegrini e compagni. La squadra giallorossa naviga nella mediocirtà tra il 6/o e il 7/o posto, avendo incassato ben 9 sconfitte in 24 giornate di campionato. E ieri è arrivata, con puntualità svizzera, l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano di un’Inter apparsa superiore in tutto e per tutto ai capitolini. L’unica chance di risollevare un’annata che sta assumendo i contorni della disfatta è legata alla Conference League, la neonata terza competizione Uefa alla cui fase finale la Roma di Mourinho si è qualificata vincendo il proprio raggruppamento.
Non solo i risultati negativi stanno scalfendo la fiducia del presidente Friedkin nei confronti dello Special One. Il patron della Roma è contrariato soprattutto per l’assoluta mancanza di gioco, di un’identità tecnico-tattica che Mourinho non è riuscito ancora a trasfondere nella squadra. Di certo, a pesare sul rendimento dei giallorossi sono anche le indiscutibili carenze di organico: nessuno credeva o immaginava di poter competere per il vertice della classifica, lo scudetto tanto per intenderci.
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Ma come dichiarato l’estate scorsa in conferenza stampa dal direttore generale Tiago Pinto, l’obiettivo fissato da dirigenti e proprietà era il fatidico 4/o posto, l’ultimo utile a centrare la qualificazione in Champions League. Oggi, dopo due terzi di campionato disputati, la quarta piazza ha assunto le sembianze di un miraggio: la Roma è lontana ben 6 punti dalla Juventus rigenerata dagli acquisti di Vlahovic e Zakaria. Non resta che consolarsi con l’Europa League ma non sarà facile: la concorrenza (Fiorentina e Lazio) sembra avere qualcosa in più della squadra di Mourinho la cui avventura nella Capitale rischia di concludersi molto prima dei tre anni sanciti dal contratto.
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