Serie A, clamorosa novità sugli stadi: cambia nuovamente tutto. Attualmente la capienza negli impianti è stata ridotta al 50% del totale. Le società hanno a lungo protestato a causa dei mancati incassi
Il calcio è arrivato ad un bivio molto importante: dopo due anni di pandemia da Covid-19, a causa delle pesanti restrizioni decise dalle autorità governative i club italiani, in particolari quelli dei due campionati professionistici più importanti, Serie A e Serie B, hanno subito un decremento significativo degli introiti negli ultimi 24 mesi.
Secondo stime approssimative ma molto verosimili formulate dagli uffici di consulenza della Lega Calcio, le società del massimo campionato hanno visto volatilizzarsi qualcosa come un miliardo e passa di euro. Una perdita enorme che ha prosciugato le casse dei club e inciso profondamente sui loro bilanci. Dopo un intero campionato disputato a porte chiuse, quello scorso vinto dall’Inter di Antonio Conte, questa stagione era iniziata sotto i migliori auspici: da un via libera al 50% della capienza degli stadi il Governo ha poi dato il via libera per un ampliamento ulteriore fino al 75%. Poi però, il nuovo incontrollato aumento dei contagi avvenuto tra la seconda metà di dicembre e l’inizio di gennaio ha convinto il Governo Draghi a tornare ad un misero 5% di ingressi. Ora, come in una sorta di grafico impazzito, si è tornati al 50%.
Nelle ultime ore è arrivata una notizia che farà compiere salti di gioia sia ai tifosi che ai presidenti dei club di Serie A. Grazie al certosino e paziente lavoro diplomatico intessuto dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, in stretta collaborazione con il sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, il Governo ha dato un sostanziale via libera, ovviamente da confermare alla luce dell’andamento dei contagi nei prossimi giorni, alla riapertura totale degli stadi di calcio.
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La trattativa con il Governo Draghi, portata avanti in particolare con il ministro della salute Roberto Speranza e la flessione ormai costante della curva dei contagi ha consentito di pianificare una riapertura, seppure graduale, di tutti gli impianti sportivi all’aperto: è probabile infatti che ad inizio marzo si possano disputare un paio di turni di campionato con la capienza degli stadi fissata al 75%. E in seguito, magari a partire dalla seconda metà del mese, tornare a una completa normalità con il 100% degli spettatori presenti sugli spalti. Il calcio torna a sorridere.
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