L’Italia vince la prima medaglia d’oro della sua storia nel curling alle Olimpiadi: impresa storica di Stefania Costantini e Amos Mosaner
La favola ha un lieto fine e le lacrime sono esclusivamente di gioia e di gratitudine. La gioia di Stefania Costantini e Amos Mosaner, protagonisti di una delle imprese più incredibili nella storia del curling italiano, la commozione e la gratitudine è quella di un intero paese che ora sa che cosa è il curling.
Una specialità tra le meno calcolate in Italia, pochissima visibilità se non in occasione delle Olimpiadi. Un picco di interesse in occasione delle Olimpiadi di Torino. Un movimento minuscolo, poche centinaia di persone, tre soli centri sportivi nel nostro paese. Ma l’Italia vince le Olimpiadi scavalcando colossi come Svizzera, Canada e Norvegia.
Stefania Costantini e Amos Mosaner arrivavano alla finalissima contro la Norvegia, già battuta nel corso della fase a gironi, reduci da un impressionante percorso netto di dieci vittorie consecutive. Non era scontato, e sicuramente non era facile l’ultimo successo nella gara più pesante e stressante contro una squadra forte (vice campioni del mondo, bronzo olimpico a Pyeongchang). Se la Norvegia ha interpretato la gara fin dall’inizio in modo molto aggressivo e offensivo la risposta sul ghiaccio dei due azzurri è stata di straordinaria lucidità.
Norvegia in avanti con un break micidiale, 0-2: Stefania e Amos non si scompongono e reagiscono con autorevolezza pareggiando con due punti messi a segno da Mosaner e facendo traballare la sicurezza di Kristin Skaslien e Magnus Nedregotten. Che si sgretola definitivamente negli end successivi: la Nedregotten comincia a commettere errori e gli Azzurri la puniscono impietosamente con quattro punti consecutivi che portano la squadra azzurra sul 6-2, in pieno controllo.
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Norvegia disperata che si affida al power play che porta in dote un solo punto scatenando la reazione azzurra che prima infilano il settimo punto, poi controllano il disperato tentativo di ritorno degli avversari e chiudono in un ultimo end intensissimo con un power play da antologia.
Costretti a non sbagliare niente gli Azzurri giocano d’attesa: e vincono. La Nedregotten sbaglia ancora il suo stone e nonostante un campo pieno e rischiosissimo è Stefania Stefania Constantini a spazzare via i dubbi con uno stone memorabile che vale l’ultimo punto, quello della vittoria: 8-3.
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A distanza di 24 ore dall’oro di Arianna Fontana l’inno di Mameli suona di nuovo a Pechino. Lacrime di una coppia sensazionale che rende il curling italiano uno sport nazionale. Sperando che serva a ricordare al paese che esistono anche questi sport, e non solo ogni quattro anni. A maggior ragione in vista delle prossime Olimpiadi di Milano e Cortina.
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