Milan, alla vigilia del Derby contro l’Inter, un grande ex si sofferma sulla stracittadina e su altri temi d’attualità in casa rossonera
Ha fatto la storia del Milan vincendo tutto quello che c’era da vincere in un ciclo irripetibile. Faceva parte di un gruppo di campioni in una squadra che non pochi addetti ai lavori ritengono anche più forte a quella di Arrigo Sacchi. Il suo addio ha fatto piangere i tifosi milanisti che attendono, di fatto, un suo sostituto da dieci anni.
Un identikit molto sintetico ma calzante per Alessandro Nesta. Concluse le esperienze in Serie B dove ha allenato Perugia e Frosinone, l’ex difensore di Milan e Lazio è tornato a Miami dove da tempo vive con la sua famiglia. Raggiunto dalla Gazzetta dello Sport, Nesta ha commentato il momento del Milan, soffermandosi anche sul mercato e su altri temi d’attualità.
“Il Milan è assolutamente attrezzato – commenta Nesta – con l’identità di gioco è riuscito a superare ogni problema e in questo periodo tra Covid e infortuni vari devi essere anche fortunato.” L’ex numero 13 milanista si sofferma poi su alcuni calciatori a disposizione di Pioli.
Ottimo il giudizio su Tonali (“Ha grinta, ha piedi buoni e abile nel recupero palla. E’ un Gattuso con piedi migliori“). Se Tomori è “determinante“, Ibrahimovic per Nesta può essere ancora decisivo perché “ha personalità, presenza e senza di lui il Milan perde molto“. Apprezzamento anche per Kessie che “può giocare in qualsiasi squadra e per qualità e forza, pochi sono come lui”
Kessie è uno dei temi più caldi in casa rossonera. Dal 1 febbraio, il centrocampista ivoriano può già firmare con altre squadre con il contratto in scadenza a fine stagione. Il rinnovo sembra davvero lontano, una situazione che Nesta commenta con grande fermezza: “Le regole sono sbagliate, non puoi andare a due anni dalla scadenza del contratto e richiedere cifre esorbianti per rinnovare. Se le regole non cambiano le società rischiano di essere sempre prese per il collo da calciatori e agenti.”
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La questione Kessie porta Nesta a parlare anche di Paolo Maldini, con il quale ha condiviso tutti i trionfi conquistati in Italia e in Europa con il Milan di Ancelotti. Dalla stima e l’ammirazione per il calciatore a quella per il dirigente, il passo è breve. Nesta non ha dubbi: “Il Milan non può fare pazzie in questa fase e deve affidarsi alle idee dei dirigenti che sono state vincenti ultimamente. Maldini poi ha un’intelligenza sopra alla media.”
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