Blanco, il favorito di Sanremo era un grande sportivo: giocava in serie C

Blanco, il favorito di Sanremo è stato un grande sportivo: “Pensavo fosse uno scherzo”. Poteva intraprendere una carriera diversa Riccardo Fabbriconi, protagonista in coppia con Mahmood al Festival della canzone italiana

L’intreccio tra sport e spettacolo esiste da sempre. La storia è piena zeppa di grandi artisti, cantanti e attori soprattutto, che abbiano avuto a che fare con qualche disciplina sportiva ad alto livello. Tra i cantautori ad esempi sappiamo che Francesco Baccini, molto popolare a metà degli anni 90′, si disimpegnò con ottimi risultati come portiere della Primavera della Sampdoria finquando un gravissimo infortunio gli chiuse per sempre le porte della carriera calcistica.

In questa edizione del Festival di Sanremo il quasi diciannovenne Blanco, grande favorito per la vittoria finale con la canzone ‘Brividi‘ eseguita in coppia con Mahmood, appartiene alla categoria dei cantanti che nascondono un genuino e verace talento per lo sport. Perchè non tutti sanno che il giovanissimo Blanco, al secolo Riccardo Fabbriconi, aveva tutte le carte in regola per diventare un calciatore di buon livello. ‘Fabbro‘, come lo chiamavano i suoi ex compagni di squadra, è cresciuto nel settore giovanile della Feralpisalò per poi passare a una società della provincia lombarda come la Vighenzi Padenghe.

Blanco era un promettente difensore centrale. Il suo ex allenatore: “Mi disse che cantare gli piaceva di più”

Blanco era un promettente difensore centrale, dotato di una buonissima tecnica e già gli osservatori di alcune società di serie A e B gli avevano messo gli occhi addosso. Il suo ex allenatore, Vittorio Sandrini, ha descritto nei dettagli il momento in cui Fabbro decise di lasciare il calcio per dedicarsi alla musica: “Ci disse che si era sempre trovato molto bene e che giocare a calcio gli piaceva molto, ma che aveva scelto la musica. Sapevamo che cantava – ha spiegato Sandrini -, alcune tracce si potevano trovare sul suo canale YouTube. Di ritorno dalle trasferte in pullman i ragazzi intonavano spesso ‘Notti in bianco‘ (il suo primo grande successo), non capivamo quanto ci credesse“.

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Vittorio Sandrini prosegue nel suo racconto senza nascondere un briciolo di emozione: “Blanco stava lasciando una strada che gli dava prospettive – ha proseguito Sandrini – per un’altra che non portava con sé alcuna garanzia di successo. Pensavo fosse uno scherzo, invece sette mesi dopo mi sono ritrovato ad ascoltare un suo pezzo in radio mentre ero in macchina. Gli telefonai subito, colmo di emozione. La stessa provata martedì osservandolo in televisione. Una storia incredibile, penso che nemmeno lui potesse aspettarselo”.