Sulley Muntari, una vita in Italia con maglie diverse, tra i protagonisti del Triplete con l’Inter di Mourinho vuole ancora essere un protagonista
Un altro anno di contratto… “perché sto bene, ho voglia di giocare, perché in campo mi diverto ancora troppo per stare a gjardare da fuori”.
E così Sulley Muntari ha deciso di prorogare ulteriormente una carriera professionale già lunghissima e molto ricca di soddisfazione.
Muntari giocherà in Ghana, negli Hearts of Oak, squadra di Premier League della capitale Accra. Il centrocampista, 37 anni, ha firmato un contratto fino alla fine di questa stagione: ma non esclude di giocare almeno un altro anno.
Presente ieri all’Accra Sport Stadium nella vittoria degli Hearts of Oak (1-0) contro il King Faisal, Muntari è stato accolto da un’autentica ovazione dal pubblico prima e dopo la partita. Contratto firmato e depositato. Ma Muntari sarà disponibile solo dalla prossima gara di campionato. L’Hearts of Oak è quinto in classifica, dieci punti di ritardo dalla capolista Asante Kotoko.
Per Muntari si tratta di un ritorno nel campionato di casa dove è nato calcisticamente a fine anni ’90, quando venne notato dagli scout dell’Udinese che fin dal 2001 lo portarono in Friuli per esordire giovanissimo con la squadra bianconera. L’Hearts of Oak è la decima squadra nella lunghissima carriera di Muntari che in Italia ha giocato con Udinese, Inter, Milan e Pescara prima di firmare con l’Al Ittihad e di chiudere la sua esperienza in Europa in Spagna, con Deportivo La Coruna e Albacete.
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Era fermo dal 2019… “Ma mi sono tenuto in forma e sono in buone condizioni – ha dichiarato Muntari ai giornalisti ghanesi – il mio desiderio è di giocare, perché sono nelle condizioni di farlo. Voglio chiudere solo se e quando mi renderò conto di non essere in grado di giocare alla pari”.
In Italia Muntari ha giocato complessivamente 341 partite da professionista segnando complessivamente 30 gol dei 39 marcati nell’arco della sua carriera. Anche se il gol per il quale tutti i tifosi italiani lo ricordano è quello ‘fantasma’, siglato contro la Juventus e non convalidato ne pareggio (1-1) del 25 febbraio 2012.
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