In vista della partenza della delegazione italiana verso Pechino, dove venerdì 4 febbraio iniziano le Olimpiadi invernali, il Covid resta un motivo di grande preoccupazione
Sono 36 i casi di Covid ammessi dal comitato organizzatore di Pechino 2022, e riguarderebbero personale organizzativo dei giochi invernali che iniziano la prossima settimana.
La conferma arriva dal bureau dei giochi invernali che parla di “episodi nella norma e ricondotti secondo le norme”.
I 36 casi ammessi dal comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali di Pechino non sono pochi, soprattutto in considerazione del fatto che sono pochi i team che hanno già raggiunto la sede dei giochi.
Olimpiadi e Covid, nuovi casi
I casi di Covid riguarderebbero non solo personale organizzativo o funzionari, e dunque casi interni al comitato. Ma anche atleti. Rendendo conto della specificità delle varie positività, 19 sono i casi di atleti o dirigenti accompagnatori arrivati a Pechino; mentre altri 17 si riferiscono a personale interno.
Norme rigide anti-pandemia
I casi sono dunque aumentati rispetto alla scorsa settimana. E purtroppo diversi atleti molto attesi rischiano di non arrivare nemmeno a Pechino perché fermati dai controlli anti-pandemia ancora prima della partenza per la Cina.
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Indipendentemente da questo però il comitato organizzatore cinese parla di ‘situazione sotto controllo’ aggiungendo che i protocolli per il contenimento della pandemia sono stati rigidamente rispettati. Tanto che dei 36 casi ben 29 sarebbero stati intercettati proprio all’arrivo all’aeroporto, e dunque nell’ambito dei controlli di frontiera.
In tutti i casi di Covid riscontrati all’interno dell’area olimpica sono 154.