Ferrari, risolto il mistero dei test a Fiorano: la Rossa fa già paura

Ferrari, risolto il mistero dei test a Fiorano: la Rossa fa già paura. Sconcerto e rabbia a Maranello per non aver potuto girare in pista e accumulare dati importanti con la SF21 del 2021

La Ferrari è al lavoro da tempo per presentarsi ai nastri di partenza del prossimo e ormai imminente Mondiale di Formula 1 con una macchina in grado di mettere seriamente in crisi il duopolio Mercedes-Red Bull. Dirigenti, ingegneri e tecnici del team di Maranello hanno profuso energie e massimo impegno per riportare la Rossa ai vertici del Circus mondiale.

Binotto
Mattia Binotto-Ferrari (Ansa Foto)

E sembra che questo lavoro stia già portando i primi futti. Com’è noto, nella scorsa settimana la Ferrari aveva programmato quattro giorni di test sul circuito di Fiorano, utili ad incrociare alcuni dati essenziali per lo sviluppo della power unit in vista del Mondiale 2022. Ma la scelta del team di Maranello di far scendere in pista la SF21 del 2021 ha scatenato un vero e proprio putiferio. Il team principal Mattia Binotto aveva deciso di sfruttare la possibilità concessa dall’aggiornamento dell’articolo 8.2 del regolamento sportivo di Formula 1 secondo il quale i test devono essere effettuati “con vetture che rispettino i regolamenti tecnici di qualsiasi dei tre anni solari precedenti all’ultimo campionato”.

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Horner e Verstappen
La Red Bull (Ansa Foto)

In realtà, questa opzione non è ancora legalmente operativa: l’accordo raggiunto da tutte le scuderie infatti dev’essere ancora ratificato dalla FIA e per questo alcuni team rivali della Ferrari hanno potuto impedire l’ingresso in pista della SF21. Secondo le indiscrezioni riportate da La Gazzetta dello Sport, sarebbero state Aston Martin e Red Bull a bloccare l’iniziativa degli uomini di Maranello, obbligandoli in tal modo ad accontentarsi di provare in pista con la SF71H del 2018.

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Il timore dei team concorrenti consisteva nel fatto che grazie all’utilizzo di una SF21, la Ferrari avrebbe potuto raccogliere e analizzare dati significativi a vantaggio della power unit 2022. La raccolta di dati di grande valore sarebbe stato cruciale per la verifica del lavoro svolto al banco dinamico, una possibilità che la concorrenza ha voluto negare al team di Maranello. La nuova Ferrari, quella a cui si è lavorato nel corso dell’intera scorsa stagione, evidentemente è già uno spauracchio concreto in vista del mondiale 2022 ormai alle porte. Tanto che le rivali non hanno voluto concedere alcun vantaggio teorico agli uomini in rosso.

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