Tennis

Australian Open: “Dov’è Peng Shuai?”. La protesta dei fan diventa un caso

Migliaia di spettatori dell’Australian Open hanno indossato una maglietta che si riferisce a Peng Shuai e gli organizzatori non apprezzano

Pare che sia una delle magliette più vendute fuori da Melbourne Park quella che si riferisce alla misteriosa scomparsa della tennista cinese Peng Shuai. Un caso che ha messo in imbarazzo gli organizzatori del primo Slam dell’anno.

La maglietta che affolla gli Australian Open al centro di un caso diplomatico

Un caso nel caso. Peng Shuai è la tennista cinese che tempo fa ha denunciato un caso di molestie sessuali subite da un alto funzionario del partito comunista cinese e che per lungo tempo è rimasta lontana dalla scena sportiva.

Il caso Peng Shuai

La vicenda di Peng Shuai, nonostante la massiccia campagna di comunicazione del ministero dello sport cinese, che ha confermato che la tennista sta allenandosi per recuperare da un infortunio, continua a tenere banco. Numerosi appassionati che assistono alle gare dell’Australian Open hanno acquistato una maglietta con la scritta “Dov’è Peng Shuai?” indossandola all’interno dell’impianto.

La cosa ha indispettito gli organizzatori che alcuni giorni fa aveva chiesto agli spettatori di non prestarsi alla diffusione di questioni politiche.

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Uno dei manifestanti contro il governo cinese

Australian Open in imbarazzo

La presa di posizione degli organizzatori dell’Australian Open, e in particolare del presidente della federazione australiana di tennis Craig Tiley, aveva scatenato moltissime polemiche con Martina Navratilova che aveva bacchettato le istituzioni dell’Open, accusandole di vigliaccheria e, testualmente, di “essersi venduti agli sponsor cinesi”.

La questione della tennista cinese, che tempo fa aveva diffuso – attraverso canali ufficiali del governo cinese – una parziale smentita delle accuse mosse in precedenza, resta apertissima.

L’ambasciatore cinese in ,Australia riferendosi alle numerose magliette comparse a Melbourne Park, ha definito la protesta “di nessuna importanza e comunque del tutto infondata”.

Intanto però la WTA ha sospeso tutti i suoi tornei in Cina fino a quando la vicenda di Peng Shuai non verrà chiarita senza filtri direttamente con la tennista.

Mauro Marchina

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