Formula 1, continua il duello Red Bull-Mercedes: il gesto sconvolge i fan. Anche nel 2022 le due scuderie da battere dovrebbero essere loro
Nonostante la perdita del motore Honda, il team austriaco è convinto di poter rimanere competitivo autoproducendo la propria power unit, che sarà sempre sul modello giapponese.
Per capire il termometro delle prestazioni Red Bull basta interloquire con Helmut Marko. L’ex pilota austriaco, consulente speciale del proprietario Dietrich Mateschitz, ha sempre qualche bomba da lanciare a livello mediatico, anticipando un po’ le mosse dietro le quinte. Non è solito sbilanciarsi, perciò normalmente le sue previsioni spesso si avverano. Era stato così nel 2021, quando era strasicuro del progetto lanciato da Adrian Newey e probabilmente sarà così anche per il 2022. Nelle ultime settimane aveva ribadito la preoccupazione sulle potenzialità del motore Red Bull per il prossimo anno, a causa dell’addio della Honda dalla F1. Per sopperire alla mancanza dei giapponesi, la scuderia di Milton Keynes ha lanciato il progetto Red Bull Powertrains. Un’auto produzione che si avvarrà dei migliori tecnici in circolazione e che dovrebbe consentire a Max Verstappen e Sergio Perez di rimanere in vetta.
Formula 1, la Red Bull rilancia: gli austriaci strappano un ingegnere importante a Toto Wolff
Nella costruzione di una nuova ala del team dedicata al progetto power unit 2022, sono stati acquisiti diversi motoristi di fama internazionale, tra cui Ben Hodgkinson, ingegnere britannico facente parte della Mercedes dal lontano agosto del 2001. Uno ‘scippo’ alla concorrenza piuttosto pesante, visto che Hodgkinson è stato uno principali fautori dello strapotere della casa di Stoccarda nell’era ibrida. Un know-how fondamentale per rimanere in vetta, rilanciando le ambizioni di successo. Quello che da molti poteva essere considerato come un tallone d’Achille si potrebbe rivelare come un punto di forza per il futuro. Un arrivo che vuol essere un segnale per quanto riguarda le ambizioni della squadra di Milton Keynes. L’arrivo dell’ingegnere inglese si concretizzerà a maggio, quando scadrà l’accordo con il team di Brackley.
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Una perdita che potrebbe anche influire sulla competitività del gruppo guidato da Toto Wolff. Chissà che il ciclo inaugurato nel 2014, che ha portato alla conquista di 8 titoli mondiali costruttori consecutivi, non sia terminato con l’acuto del 2021. Lo scopriremo a breve.