La CBF, la confederazione calcistica del Brasile ha deciso di adottare misure estreme per il contenimento della pandemia
Porte chiuse ai calciatori non vaccinati. É la decisione che la CBF, la Confederaçao Brasileira do Futebol, ha preso e che diventa esecutiva fin dalle prossime gare ufficiali.
Una decisione al momento senza precedenti tra le leghe calcistiche professionistiche. Fino a oggi la FIFA aveva lasciato piena libertà alle federazioni di organizzarsi di comune accordo con le autorità sanitarie nazionali.
Brasile, stop ai calciatori no vax
Il Brasile è il primo grande paese che assume una decisione così radicale. La notizia è stata ufficializzata poche ore fa e comunicate alle società con una nota scritta nella quale si chiede a ogni club di rispettare tutta una serie di requisiti di carattere sanitario. Uno dei quali è l’obbligo di presentare un certificato di vaccinazione completo contro il Covid 19.
Il Brasile ha un’organizzazione calcistica complessa. Le competizioni statali, le prime a cominciare, inizieranno a breve e ogni federazione statale prenderà una decisione autonomamente.
Le competizioni confederali, quattro campionati (dalla Serie A alla Serie D), sono proprio quelle che respingeranno i giocatori non vaccinati.
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La Nazionale chiude ai No Vax
Per la verità già due giorni fa il CT della nazionale brasiliana Tite aveva aperto la discussione, annunciando che non avrebbe convocato in nazionale il difensore dell’Atletico Madrid Renan Lodi che da tempo ha dichiarato di essere no vax e di non aver alcuna intenzione di vaccinarsi.
I campionati confederali brasiliani cominceranno dalla metà di aprile. Il Brasile dovrà affrontare due gare per le qualificazioni al Mondiale: la prima, giovedì, in trasferta con l’Ecuador la seconda mercoledì 2 febbraio a Belo Horizonte contro il Paraguay.