Ferrari, il consiglio di Helmut Marko: “Devono puntare su di lui”. A tre settimane dai primi test a Maranello cambia tutto?
Le prime risposte arriveranno solo dalla pista che è il vero giudice per monoposto e piloti. Ma forse mai come quest’anno l’attesa per il via del Mondiale di Formula 1 è alta, anche in casa della Ferrari che deve riscattare stagioni opache.
Lo sanno bene a Maranello, ma lo sanno anche gli avversari che pure hanno da guardare in casa loro per farsi trovare pronti all’inizio del Mondiale. Ma le Rosse occupano un posto speciale nella considerazione dei tifosi e di chi vive di Formula 1. E per questo una vecchia volpe come Helmut Marko, il plenipotenziario della Red Bull in pista, ha voluto dire la sua.
Intervistato dal settimanale tedesco ‘Auto Bild’ ha dato un consiglio non richiesto a Mattia Binotto: “Sainz è un ottimo pilota, se a lasciato la Red Bull non era un problema dovuto alle sue prestazioni. In ogni caso, ha dimostrato che Leclerc probabilmente non è il ragazzo prodigio che molti immaginavano”. Quindi la conclusione è una sola: “I nuovi regolamenti rendono difficile fare previsioni su questa stagione. Ma se la Ferrari dovesse ottenere un grande successo con la nuova auto, Carlos può certamente lottare per il titolo. Devono puntare su di lui“.
Ferrari, il consiglio di Helmut Marko: ecco come risponde Mattia Binotto
Binotto non raccoglie e non risponde, perché ha la testa concentrata sui primi testa stagionali sulla pista di Montmelò. Lì potremo realmente capire quanto del gap tra la Ferrari e le due super potenze degli ultimi anni, Mercedes e Red Bull sia stato recuperato con la nuova monoposto.
Il team principal di Maranello ha confessato la sua attesa al portale Formula1.com: “Se guardo al divario attuale da Red Bull e Mercedes è ancora significativo, a dimostrazione che quei team sono molto forti. La nuova vettura ci sta dando piena fiducia? Non possiamo essere fiduciosi, non abbiamo riferimenti dagli altri. Quello che sappiamo è che ci abbiamo messo tutto il nostro impegno”.
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Secondo lui tutto quello che conta in casa Ferrari è continuare a colmare il divario perché le nuove regole hanno permesso di fare modifiche. Ma “se guardo oggi, il divario è ancora grande. Ma come Ferrari, fa parte del nostro DNA lottare per le vittorie, poter lottare almeno in alcune gare per la pole e per la vittoria”.
