“Deve trovare la sua strada da solo”: Charles Leclerc stupisce tutti. A poche settimane dai primi test stagionali il ferrarista allo scoperto
Gli ultimi sono stati Michael Schumacher e suo fratello Ralf, una dinastia nella Formula 1, in pista nello stesso momento. E i prossimi? Potrebbero arrivato da Montecarlo, luogo simbolo per il Circus.
Sicuramente c’è Charles Leclerc, che scalpita per iniziare la nuova stagione con tutte le novità del Mondiale. Ma in futuro può arrivare anche Arthur, che come il fratello più grande è già entrato a far parte della grande famiglia Ferrari e correrà la prossima stagione in Formula 3 con il Team Prema Racing.
Il ‘Ferrari Magazine’ ha fatto raccontare al ferrarista qual è il suo rapporto con il fratello che si sta affacciando nel mondo dei motori e quali consigli gli dà. In fondo il percorso è lo stesso perché anche Charles Leclerc ha cominciato dalle serie minori prima di approdare in F1.
Corrono entrambe nel nome del padre, Hervé, che è stato buon pilota ed è scomparso prematuramente nel 2017. Corrono, ma Charles non fa preferenze: “Arthur sa che per qualsiasi esigenza di tipo personale io ci sono. Ma quando si tratta di gare, deve trovare la sua strada da solo e che faccia progressi autonomamente, cosa che ritengo molto importante in questo sport”.
Charles Leclerc stupisce tutti: il rapporto con Arthur e l’eredità del padre
Il ferrarista ha confessato che quando ci sono i weekend completi con Formula 1, Formula 1 e Formula 2 il fratello non si perde un minuto della sua corsa. E spesso alla fine gli segnala anche particolari dei quali nemmeno lui si era accorto, per questo è molto prezioso.
Ma com’è il rapporto anche al di fuori della pista? “Quello classico tra fratelli che hanno poca differenza d’età. Siamo sempre stati competitivi, soprattutto quando eravamo più giovani. Avendo tre anni meno di me, mio fratello da piccolo voleva sempre fare le stesse cose che facevo io. Oggi è davvero difficile avere la meglio su di lui, soprattutto a tennis o a padel. Quindi la competizione tra noi è ancora molto forte”.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Ferrari, Jean Todt non tornerà a Maranello: Il motivo è pazzesco
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Mercedes, c’è l’annuncio ufficiale: i tifosi sono al settimo cielo
Su tutto però c’è il ricordo di chi ha trasmesso loro questa passione: “Mio padre mi ha fatto conoscere il motorsport, quindi non so se sarei diventato quello che sono se non fosse stato per lui. Anche se penso che forse sarei finito comunque a fare il pilota. È nel mio DNA ed è la cosa che amo fare di più. Ma non credo che sarei arrivato in Formula Uno senza di lui”.