Calcio

Robinho, condanna durissima: è carcere per l’ex giocatore del Milan

Sentenza definitiva della Corte di Cassazione di Roma per accuse di violenza sessuale che risalgono a un episodio del 2013, Robinho ora rischia il carcere

Condanna definitiva a nove anni di carcere. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione di Roma nei confronti di Robinho.

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Condanna a nove anni di carcere per Robinho (AP LaPresse)

L’ex calciatore di Santos, Real Madrid e Milan è stato condannato in via definitiva oggi per un episodio di violenza sessuale avvenuto in un locale di Milano.

Robinho, condanna definitiva

Verificati i fatti e le testimonianze i giudici della Corte di Cassazione romana hanno di fatto confermato le condanne che erano già state ratificate sia in prima sede che in appello. Il giocatore, all’anagrafe Robson de Souza, 37 anni, oggi vive in Brasile ma la sua carriera è finita.

Dopo avere firmato di nuovo con il Santos, il club che lo aveva lanciato giovanissimo tra i professionisti in una squadra strepitosa (con l’ex juventino Diego) che vinse anche il titolo nazionale, Robinho era stato messo fuori squadra nel 2020. All’epoca, in Brasile, la vicenda del processo italiano entrò nel vivo con alcune pubblicazioni che misero in grande difficoltà il giocatore: e Robinho finì fuori squadra. Contratto rescisso e, in pratica, carriera finita.

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Le accuse, i fatti e la condanna

I fatti risalgono al periodo in cui il giocatore era al Milan. Era il 2013: Robinho si reca con alcuni amici in un locale di Milano dove si festeggia il compleanno di una ragazza albanese, 23 anni. Secondo le accuse Robinho e il suo amico Ricardo Falco, anche lui condannato in via definitiva, avrebbero fatto bere la donna fino a renderla del tutto inconsapevole approfittando di lei in un guardaroba del locale. La giovane avrebbe esposto denuncia due giorni dopo presentando un certificato medico e alcune testimonianze.

Robinho, che lasciò la Serie A alla fine della stagione 2013-14 e non è più tornato in Italia, rischia il carcere. Di fatto la sentenza definitiva implica la richiesta di estradizione al governo brasiliano da parte della giustizia italiana.

Mauro Marchina

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