La pesantissima sconfitta contro la Fiorentina rende ancora più urgente la necessità di un drastico cambio di rotta per il Genoa
Neppure il più ottimista dei tifosi genoani avrebbe mai potuto pensare a un riscatto immediato di una squadra che ormai da settimane è in crisi nera, senza una vittoria da ben 19 turni di Serie A. 
L’impietosa sconfitta subita a Firenze, tuttavia, rende ancora più drammatica una situazione di classifica pesantissima che vede il Genoa sei punti al di sotto del Venezia, virtualmente salvo, e con numeri preoccupanti sia in chiave offensiva che difensiva.
Genoa, una squadra allo sbando
A tutto questo va aggiunta una condizione emotiva fragilissima che evidenzia una squadra in grande difficoltà dal punto di vista caratteriale, protagonista di paurose sbandate e incapace di reagire ai momenti di difficoltà.
Il tutto a poche settimane dal cambio di proprietà che ha visto l’ex presidente del Genoa, Enrico Preziosi, cedere al fondo americano 777 Partners la cui prima scommessa, quella di portare sulla panchina rossoblù Andryi Shevchenko, è miseramente fallita. Konko, tecnico della giovanile rossoblu, resterà una parentesi di pochi giorni in una squadra che, oltre a Sheva, ha attualmente sotto contratto altri due allenatori, Maran e Ballardini. E che si appresta ad annunciarne un quinto.
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Arriva Labbadia
Si tratta di Bruno Labbadia, allenatore tedesco di origine italiane con una discreta carriera da attaccante alle spalle. Due titoli nazionali con Bayern Monaco e Kaiserslautern. Da un anno Labbadia è senza contratto, esonerato dall’Herta Berlino. In Germania ha esordito sulla panchina della squadra della sua città, il Darmstadt, guidando poi Greuther Furth, Bayer Leverkusen, Amburgo, Stoccarda, Wolfsburg prima dell’Herta. Non ha mai allenato fuori dalla Bundesliga.
Si tratta di una nuova scommessa di Johannes Spors, il direttore generale che il Genoa ha nominato qualche settimana fa, tedesco, e grande estimatore di Labbadia.
Nel frattempo la squadra potrebbe perdere Rovella, quasi certamente destinato a lasciare il Grifone per andare definitivamente alla Juventus. Un passaggio ormai scontato dopo che la Juve lo aveva acquistato in estate lasciandolo in prestito ai rossoblu fino a oggi.
