Djokovic è rientrato in Serbia dopo i giorni tormentati in Australia. Per il numero uno Atp, è arrivata subito una notizia che potrebbe stravolgere ulteriormente la sua programmazione
Non sono giorni facili per Novak Djokovic. L’espulsione dall’Australia per le vicende connesse alla mancata vaccinazione e alle presunte irregolarità sul visto di entrata ha causato un notevole danno di immagine al campione serbo, tornato in patria stamane.
Una vicenda, la sua, che ha assunto anche connotazioni politiche con il Premier serbo, Vucic, che ha accusato le autorità australiane per il trattamento riservato al connazionale.Nel frattempo, l’Australian Open 2022 è iniziato senza il detentore del titolo in campo che ha, di fatto, già detto addio alla possibilità di conquistare l’agognato Grand Slam stagionale, sfuggito nel 2021 con la sconfitta in finale allo Us Open contro Medvedev.
Peraltro, il major australiano non potrebbe essere stato l’unico Slam senza Djokovic nel 2022. Stamane, infatti, è arrivata un’importante notizia dalla Francia con l’introduzione, da parte del Parlamento, dell’obbligo di vaccinazione per tutti gli sportivi anche per quelli provenienti dall’estero che devono disputare tornei o altri eventi in territorio transalpino.
La normativa andrà ora ratificata dall’Assemblee Nationale. Si tratta, di fatto, di una sorta di suepr green pass all’italiana, i cui effetti, oltreché sugli sportivi si estenderanno anche agli spettatori (francesi e stranieri) che assisteranno alle manifestazioni dal vivo.
L’introduzione della legge coinvolgerà, ovviamente, anche il Roland Garros, il secondo slam del 2022, in programma a fine maggio. Senza vaccino, di fatto, Djokovic non potrà parteciparvi per difendere il titolo vinto nel 2021 nella combattuta finale contro Tsitsipas.
Vedremo quale sarà la decisione del campione serbo che rischia davvero di saltare i principali appuntamenti della stagione, in attesa degli altri provvedimenti riguardanti gli atleti vaccinati che introdurranno gli altri tornei.
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