Quella del 2022 è una delle edizioni di Coppa d’Africa più attese e incerte considerando le enormi difficoltà legate alla pandemia: ma si gioca lo stesso
L’Egitto che è ancora bloccato al Cairo a causa della positività di alcuni giocatori, squadre incomplete e in forte ritardo di preparazione, difficoltà logistiche e organizzative legate a norme diverse da paese a paese. É una Coppa d’Africa davvero problematica quella che domani prenderà il via in Camerun.
Ma nonostante tutto, anche se alcune squadre non sono ancora arrivate in Camerun, si giocherà. La CAF, la Confederation Africaine du Football, non ha nemmeno voluto prendere in considerazione l’ipotesi si un rinvio, o peggio di un annullamento della competizione che inizia domani per concludersi il 6 febbraio con la finale di Yaoundé.
Organizzata tradizionalmente in inverno la Coppa d’Africa diventa un bel problema di gestione per le squadre europee che per oltre un mese sono costrette a rinunciare ai loro giocatori africani che tengono tantissimo a questa competizione. Per qualsiasi giocatore africano si tratta di un vero Mondiale, probabilmente la competizione internazionale più importante che sognano di poter vincere almeno una volta nella vita.
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Si parte domani con la cerimonia inaugurale, in tono minore e con numerose precauzioni legate alla pandemia. Il match d’apertura è tra Camerun e Burkina Faso. Ventiquattro le squadre al via suddivise in sei gironi. La formula è molto lunga secondo lo schema dei tornei – cosiddetti – ‘zoppi’. Delle ventiquattro squadre solo otto torneranno a casa dopo la prima fase. Le quarte classificate di ognuno dei sei gironi e le due peggiori terze, inserite in una classifica avulsa che conterà punti, differenza reti e gol segnati.
Chi passa il turno sarà inserito in un tabellone di gare a eliminazioni dirette dove le vincenti affronteranno le terze classificate. Ottavi, a partire dal 23 gennaio, quarti di finale, semifinale e finale in gara ovviamente secca, con tempi supplementari ed eventuali calci di rigore.
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Confermate tutte le stelle africane più importanti: dall’ex romanista Mohamed Salah con il suo compagno di squadra nel Liverpool Sadio Mané. Poi l’ex interista Hakimi, il senegalese del Chelsea Mendy, l’attaccante dell’Ajax Haller (Costa d’Avorio). Molti i nomida tenere in grandissima considerazione. Come i marocchini Munir El Haddadi ed En-Nesyri. Mentre nelle Isole Comore che non hanno mai partecipato a una fase finale di Coppa d’Africa spicca il talento di El Fardou Ben Nabouhane, giocatore della Stella Rossa Belgrado seguito sia dalla Juventus che dal Milan.
Venti gli “italiani d’Africa” inseriti nelle rose delle ventiquattro squadre. Tra questi Kessié (Milan) e Bennacer (MVP con l’Algeria che vinse l’ultimo trofeo), Koulibaly e Anguissa del Napoli. Assente Osimhen che dopo il grave infortunio al volto di qualche settimana fa e la positività al Covid, è stato escluso dalla selezione e proseguirà il suo recupero a Napoli.
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