Caso Djokovic, spunta una testimonianza clamorosa: “Istruzioni sbagliate”

Caso Djokovic, spunta una testimonianza clamorosa: “Istruzioni sbagliate”. Il campione serbo non è l’unico escluso dagli Australian Open

Ancora un paio di giorni e conosceremo il destino di Nole Djokovic, sapremo se il numero uno al mondo giocherà o meno gli Australian Open 2022 oppure tornerà a casa. Per il governo australiano il tennista serbo è libero di lasciare l’albergo nel quale è stato relegato, ma solo per prendere un aereo e tornare a casa. Lui però ha fatto ricorso e toccherà ad un giudice decidere.

Manifestanti per Djokovic in Australia (ANSA)

Chi ha già deciso cosa fare è Renata Voracova, che difficilmente avrebbe vinto gli Australian Open ma comunque era nel tabellone femminile di doppio. Ma pure lei, come Nole, è stata fermata per un’esenzione giudicata irregolare e quindi non potrà scendere in campo.

Intervistata dal portale céco DNES, Renata ha spiegato che potrebbe intraprendere una battaglia legale contro gli organizzatori ma servirebbero tempo e soldi. E ha spiegato di aver richiesto l’esenzione a causa del Covid 19 contratto di recente. “L’ho avuto prima di Natale, poco prima di partire In più avevo alcune indicazioni mediche. Quindi ero sicura di avere soddisfatto tutti i criteri stabiliti”. Quando è arrivata hanno esaminato i suoi documenti, nessuno le ha detto nulla e le avevano anche dato il visto.

(LaPresse)

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Jannik Sinner, la prima delusione del 2022: da lunedì cambia tutto

Caso Djokovic, spunta una testimonianza clamorosa: ecco quello che non ha funzionato con i tennisti

Improvvisamente invece il suo visto d’entrata è stato revocato. Le autorità locali l’hanno prelevata dall’albergo, interrogata per ore diverse ore e portata al Park Hotel, la stessa struttura che ospita anche Djokovic: “Mi sono sentita come dentro ad un film e non riesco a capire perché se ero già arrivata da una settimana mi abbiano detto che le regole non erano più valide.

Ma la Voracova lancia anche un’accusa pesante: “Io sono sicura di avere fatto tutto quello che mi hanno chiesto. A quanto pare l’Australian Tennis Association ci ha dato istruzioni sbagliate, questo è molto fastidioso. Volevo concentrarmi sul tennis, non sui visti e sulla quarantena”.

Renata Voracova (ANSA)

E cosa pensa di Nole? “Ora vorrei che lo lasciassero giocare: noi siamo atleti ed eravamo arrivati qui per giocare a tennis”. Da dentro sente i tifosi di Djoko che invocano il nome di Nole e pure il suo, per questo le fa ancora più male.

Gestione cookie