Motori

Danilo Petrucci ce l’ha fatta: è il primo in assoluto, impresa storica

Danilo Petrucci, pilota ufficiale della KTM MotoGP, alla sua prima esperienza alla Dakar, riesce nella non facile impresa di registrare una clamorosa vittoria di tappa

Petrucci, prima vittoria di tappa in un rally raid per un pilota MotoGP (KTM Official Team)

Danilo Petrucci sta imparando rapidamente, e sulla propria pelle, che cosa significhi correre un rally raid insidiosissimo come la Dakar.

Petrucci sfida la Dakar

Iscritto alla competizione senza avere ancora una piena certezza di quello che potrebbe essere il suo futuro in MotoGP, Petrucci sta sorprendendo tutti, forse anche se stesso. Con grande rispetto, ma senza alcuna paura, il pilota ternano sta affrontando con risultati sorprendenti le difficilissime insidie del deserto Saudita che per la terza volta ospita la più classica, massacrante e pericolosa corsa fuoristrada nella storia dell’automobilismo e del motociclismo sportivo.

Le cose non erano iniziate benissimo per Petrucci, attardato da un gravissimo guasto durante la seconda tappa che lo ha immediatamente precipitato in coda alla classifica generale della categoria moto

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Danilo Petrucci, protagonista nella sua prima Dakar (KTM Official Team)

Guasti, vittoria e caduta

Poi due tappe in bella evidenza, nel corso delle quali ha recuperato molti minuti e diverse posizioni di classifica, arrivando anche a sfiorare il podio di tappa. Petrucci si è tolto la soddisfazione di una clamorosa vittoria nel corso della quinta giornata di gara. Di fatto è il primo pilota MotoGP a vincere una frazione di un rally raid. Il che dimostra quanto Petrucci possa essere competitivo anche in questa disciplina, così diversa da quella su pista, e quale sia la sua passione per il fuoristrada.

Purtroppo la sesta tappa, l’ultima prima della sosta che spezza a metà il massacrante percorso della Dakar 2022, gli ha riservato un’altra delusione. Una brutta caduta dalla quale è uscito leggermente ferito a un gomito. Sanguinante, provato, Petrucci è comunque risalito a bordo della sua KTM ufficiale tagliando regolarmente il traguardo ma accumulando ulteriore ritardo. Ora si trova a 19 ore dal leader della classifica, il britannico Sam Sunderland.

Ma le ambizioni di classifica non sono qualcosa da mettere in conto per Petrucci. Capace di mettersi alla prova, dimostrandosi all’altezza, di una competizione ai limiti del possibile.

Mauro Marchina

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