Serie A nel caos, arriva la decisione definitiva: succederà molto presto. Il governo passa all’azione, mai più casi dubbi in campo
Molti l’avevano previsto e infatti sta succedendo puntualmente. Salernitana-Venezia non è stata giocata per decisione della Asl, il Bologna non si è presentato contro l’Inter ma altre partite di Serie A sono iniziate regolarmente. Un caos che sta travolgendo il campionato, con conseguenze pesanti per tutti.
I club invocano l’indipendenza delle loro scelte, perché esisteva già un protocollo al quale attenersi. Le Asl, la tempo stesso, si rifanno alle linee guida dettate dal governo e in mezzo finiscono i tifosi. Ecco perché il governo ha deciso di mettersi in mezzo per dare una linea precisa da seguire da qui alle prossime settimane.
Lo ha confermato poco fa Valentina Vezzali, Sottosegretario allo Sport, con una nota ufficiale. “Come autorità di Governo competente per lo sport, sto monitorando la situazione legata allo svolgimento delle varie competizioni sportive alla luce dei recenti dati sanitari. E confermo che il Governo ha perfetta consapevolezza della situazione di disagio che tutto il mondo dello sport sta attraversando. La cabina di regia è uno strumento che ho preso in considerazione a maggior ragione a seguito dello stimolo odierno della Lega Calcio di serie A”.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Bologna-Inter: giocano solo i nerazzurri, retroscena, ricorsi e polemiche
Serie A nel caos, arriva la decisione definitiva: la Lega reclama la sua autonomia
Succederà prima che finisca la settimana anche perché Torino e Udinese sanno già di non poter giocare nemmeno la prossima giornata di campionato. Chiarezza ha chiesto anche Giuseppe Marotta, ad dell’Inter che non ha giocato a Bologna: “Mancano linee guida tra lo sport e il Ministero della Salute, bisogna decidere sul protocollo da attuare. E la competenza delle Asl va limitata. La Lega Serie A avrà un nuovo protocollo, ma serve un confronto col Governo”.
Ma quali sono le ultime dettate dalla Lega di A? “Qualora uno o più calciatori dello stesso Club risultassero positivi al virus SARS-CoV-2 la gara sarà disputata, secondo il calendario di ciascuna competizione. Questo purché il Club in questione abbia almeno tredici calciatori (di cui almeno un portiere) tra quelli iscritti nelle rose della Prima Squadra e della formazione Primavera nati entro il 31 dicembre 2003, risultati negativi ai test entro le 24 del giorno precedente”.