La Serie A è pronta a ripartire domani ma l’incubo Covid tormenta Lega e Governo. Oggi le decisioni su obbligo vaccinale e attività sportive
Dopo due settimane di pausa la Serie A è pronta a tornare in campo con la prima giornata del girone di ritorno che si disputerà, come i vecchi tempi, tutta durante il 6 gennaio.
Il programma è già ricchissimo, considerando che domani sono previste le sfide tra Juventus e Napoli e Milan e Roma. Purtroppo però il Covid e la sua quarta ondata tengono sotto scacco le istituzioni ed i club che al momento vivono una situazione di grande incertezza.
Se ieri mattina erano circa 70 i calciatori positivi, durante la giornata il numero è aumentato fino ad 85 e non è escluso che oggi possano essere segnalati nuovi casi. Il Governo e la Lega devono correre ai ripari, ma per il momento il programma è stato confermato senza variazioni.
LEGGI ANCHE: Juventus-Napoli, incognita Covid: c’è un altro positivo
Serie A, oggi le decisioni del Governo su obbligo vaccinale e stop alle competizioni
Il Governo però oggi deciderà in merito all’obbligo vaccinale che, se confermato, obbligherà di fatto i calciatori no-vax a sottoporsi all’inoculazione oppure dovranno dire addio, per un periodo ancora non specificato, alle attività sportive.
Non mancano i problemi, perchè i singoli atleti potrebbero adire una procedura legale se dovesse scattare l’obbligo vaccinale da febbraio. Senza contare che per le squadre estere che giocheranno in Italia durante le competizioni europee dovrebbe scattare la deroga.
LEGGI ANCHE: Dybala, Kessie e non solo: gli svincolati nel 2022, quanti campioni
Nel frattempo il 6 gennaio debutteranno negli stadi di Serie A le mascherine FPP2 e la capienza sarà di nuovo ridotta al 50%. Questo sempre se i match saranno disputati. Le ASL di competenza ora hanno un “potere ridotto” e possono agire soltanto in caso di focolaio, ma Salernitana Verona e Udinese hanno fatto registrare un boom di casi nelle ultime 24 ore e le loro partite sono a forte rischio, così come Juventus-Napoli.