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Gigi Buffon allo scoperto: “Nessuno mi deve fare un regalo”. Fan impazziti

Gigi Buffon allo scoperto: “Nessuno mi deve fare un regalo”. Fan impazziti per le dichiarazioni del portiere che tra un mese compirà 44 anni

Quasi tutti quelli che hanno giocato e vinto molto con lui si sono già ritirati, chi da tempo e chi più di recente. Ma Gigi Buffon non ha nessuna intenzione di appendere i guanti al chiodo nonostante tra meno di un mese, il 28 gennaio, per lui saranno 44 primavere. Sente di avere ancora la fiducia del Parma e il supporto dei tifosi, questo gli dà la carica.

Gigi Buffon al Parma (LaPresse)

Lo racconta in una lunga intervista al ‘Corriere della Sera’ che serve anche a fare il punto sul suo presente e sul suo futuro, compresa la Nazionale. Buffon è convinto che l’Italia non farà errori negli spareggi per i prossimo Mondiali in Qatar, anche se non sarà semplice staccare il biglietto.

In quel caso, sono molti a spingere perché Mancini lo chiami almeno come terzo portiere facendolo entrare nella storia. Lui però frena: “Bisogna lasciare un c.t. capace come Mancini sereno e libero di fare le proprie scelte, senza rompimenti di scatole. E nessuno mi deve fare alcun regalo: me li faccio da solo, se ci riesco, perché lo sport è meritocrazia”.

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Gigi Buffon allo scoperto: cosa non ha funzionato nella nuova avventura alla Juventus?

Oggi gioca contro il Cittadella, il Cosenza e il Pordenone, mentre fino alla passata stagione il suo orizzonte erano Inter, Milan, Napoli, e la Champions League. Ma nessun pentimento anche se due parole sulla Juventus le spende: “Quando sono tornato alla Juve sapevo qual era il mio ruolo e fare paragoni con Sczeszny sarebbe stato stupido da parte mia. Però non posso neanche non vedere quanto io valgo ancora adesso”.

Ha avuto anche la fortuna di giocare con Cristiano Ronaldo e a bocce ferme pensa ancora che la Juventus non fosse pronta per un giocatore di quel livello. Lo ha notato dopo il suo anno al PSG, l’ambiente non era più lo stesso che aveva lasciato. E ora c’è Dybala che può diventare il nuovo leader bianconero “ma solo nel momento in cui troverà continuità”.

Gigi Buffon portato in trionfo dopo l’ultima Coppa Italia (Getty Images)

Ma la Juve di oggi è inferiore all’Inter? “In gara secca per me è 50-50, perché la Juve ha ancora individualità con caratura eccelsa e quindi può vincere qualsiasi tipo di sfida. L’assenza di Marotta? Determinante avere empatia e quel tipo di esperienza e sensibilità nel modo di agire e rapportarsi con gli altri. Chi prendere, chi comprare, cosa cambiare di un gruppo di lavoro. Marotta in questo aveva un’intelligenza animalesca, istintiva, che hanno solo i professionisti con capacità superiori”.

Federico Danesi

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