Valentino Rossi, che schiaffo dall’ex manager: “Abbiamo sbagliato”. Il Dottore riceve una sonora bocciatura a oltre un anno di distanza
Il futuro di Valentino Rossi non è ancora deciso. Sono giorni importanti per il Dottore, che dopo l’annunciato ritiro dalle gare del Motomondiale approfittando delle festività natalizie è impegnato a riflettere sulla scelta più allettante e stimolante da compiere. Ma se l’impegno alla 12 Ore del Golfo insieme all’amico Uccio e al fratello Luca Marini al volante di una Ferrari 488 GT3 del team Kessel è stabilito già da tempo, il futuro resta un’incognita. L’ex fuoriclasse di Tavullia non vuole sbagliare una scelta che lui stesso reputa fondamentale da qui ai prossimi mesi.
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E mentre l’eco del Mondiale di MotoGP si sta via via spegnendo, restano vive le straordinarie emozioni che Valentino Rossi ha suscitato, soprattutto tra i suoi tifosi, nell’ultimo traguardo della sua favolosa carriera tagliato sul circuito di Valencia. Ma mentre continuano ad arrivare attestati di stima da ogni parte del mondo soprattutto da parte dei suoi ex colleghi, c’è chi confessa senza alcun imbarazzo la sua scarsa considerazione nei confronti del nove volte campione del mondo.
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Valentino Rossi, il team manager di Petronas non ha dubbi: “Sbagliato rinnovargli il contratto”
Si tratta di Razlan Razali, team manager di Petronas, secondo cui è stato “sbagliato allungare di un anno il contratto a Valentino Rossi“. In un’ntervista rilasciata all’emittente televisiva Speedweek, il team manager della scuderia satellite della Yamaha aggiunge: “Ero scettico, poi Valentino arrivò terzo insieme a Fabio Quartararo e Maverick nel secondo GP di Jerez del 2020. Ad essere onesti, non avremmo mai dovuto far firmare Valentino. Dopo quel podio i risultati sono stati deludenti ma a quel punto la decisione era già stata presa. I giovani piloti sono molto più veloci. Valentino ha fatto segnare tempi sul giro migliori rispetto al passato. Ma non era abbastanza. Voleva vincere: il suo cuore e la sua mente erano preparati per questo, ma il corpo non più”.