Splendida dimostrazione di affetto e rispetto da parte dei tifosi del Genoa che hanno deciso di omaggiare il capo ultrà della gradinata sud blucerchiata con un bello striscione, il derby di Genova è anche questo
Si chiamava Giacomo Fantoni e a Genova lo conoscevano davvero tutti. Aveva 43 anni: ha perso la vita schiantandosi a bordo di uno scooter il 23 dicembre, mentre percorreva la sopraelevata in direzione di Sampierdarena.
Lutto nel derby di Genova
Giacomo era un tifoso della Sampdoria storico, un leader della gradinata sud, un personaggio amato e rispettato non soltanto dai tifosi blucerchiati ma anche da quelli del Genoa. Il suo nome di battaglia era “Bek”: così lo conoscevano tutti, sampdoriani e genoani.
Giacomo era il figlio unico di Mauro Fantoni, storico addetto stampa per tre decenni della Provincia di Genova e da diverso tempo sindaco di Montoggio, comune dell’entroterra ligure. La sua morte, così improvvisa, ha destato profonda impressione in tutta la comunità genovese e, in modo particolare, nel mondo della tifoseria organizzata.
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Genoa e Samp, avversari mai nemici
Anche tifosi del Genoa hanno voluto lasciare un segno tangibile di rispetto e di affetto nei confronti di uno dei portavoce storici della gradinata sud appendendo un lungo striscione fuori dallo stadio Ferraris: “Rispetto e mentalità. Il Nucleo saluta un pezzo di storia ultrà. Ciao Bek”. Firmato Nucleo 1893”.
Lo striscione campeggia appeso alla transenna immediatamente davanti allo storico ingresso della tribuna centrale, una delle poche parti originali del vecchio stadio di Marassi che non è stato buttato già con la ristrutturazione del 1990.
Non molto tempo fa in occasione della scomparsa di un tifoso storico della Nord, i tifosi blucerchiati avevano fatto avere alla moglie uno splendido cuscino di rose rosse e blu con la scritta “Sempre avversari, mai nemici”.
I tifosi del Genoa e della Sampdoria, una delle rivalità più aspre e sentite del mondo del calcio avevano dimostrato più volte unità e obiettivi comuni: in occasione delle alluvioni (i tifosi erano diventati gli Angeli del Fango) e dopo il crollo del ponte Morandi.