Italia-Macedonia, rischio clamoroso: a breve la decisione definitiva. La Federcalcio è al lavoro per trovare una soluzione nei prossimi giorni
Mancano tre mesi al giorno del giudizio. Esattamente il prossimo 24 marzo del 2022, l’Italia di Roberto Mancini scenderà in campo contro la Macedonia del Nord nella sfida valida come primo match di spareggio per la qualificazione ai Mondiali del Qatar. Ma a novanta giorni dalla gara più importante degli ultimi tre anni, la nostra Federcalcio deve fare i conti con una serie di problemi, soprattutto di carattere logistico, a cui è necessario trovare una soluzione da qui alle prossime settimane. A tenere in apprensione il presidente della Figc, Gabriele Gravina e lo stesso commissario tecnico azzurro sono le drammatiche condizioni del terreno di gioco del Renzo Barbera.
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L’impianto di Palermo è stato infatti scelto come sede della sfida contro im macedoni, ma ad oggi sembra a dir poco azzardato immaginare di giocare una gara di questa importanza su un terreno più simile alla superficie di un vulcano che a un campo di calcio. Anche le immagini della sfida tra Palermo e Bari disputata domenica scorsa hanno evidenziato le pessime condizioni del manto erboso. La Federcalcio ha stilato un programma preciso che servirà a rimettere in sesto il terreno del Barbera. Ma quello della rizollatura del campo non è l’unico ostacolo sul cammino verso la sfida contro la Macedonia del Nord.
Italia-Macedonia, la sede di Palermo è in bilico: le alternative sono Bergamo o Bologna
Un secondo aspetto tutt’altro che trascirabile riguarda il fatto che fin qui la squadra rosanero si è anche allenata quasi quotidianamente al Barbera, non avendo più da tempo la disponibilità del campo militare di Boccadifalco. L’Italia avrà bisogno di tanto affetto e calore per poter superare l’ostacolo Macedonia e sperare di qualificarsi per Qatar 2022, ma anche di un terreno di gioco all’altezza della situazione. Bergamo e Bologna sono le alternative al capoluogo siciliano.