Calciomercato Milan, il colpo è imminente: Pioli dà l’ok al suo arrivo

Stefano Pioli (Lapresse)

Calciomercato Milan, il colpo è imminente: Pioli dà l’ok al suo arrivo. Il club rossonero vuole bruciare la concorrenza italiana e straniera

Stefano Pioli (Lapresse)

Il Milan corre ai ripari. Gli ultimi risultati negativi e un aumento esponenziale del numero di gol subiti avrebbe convinto la dirigenza rossonera a intervenire con una certa urgenza sul mercato di riparazione. A gennaio non erano previsti investimenti di un certo peso, ma il grave infortunio di Simon Kjaer e l’evidente calo di rendimento di Tomori avrebbero spinto il direttore generale Maldini e la proprietà del fondo Elliott a cambiare programmi in corsa. Un’inversione di rotta probabilmente inevitabile: dopo la bruciante eliminazione da tutte le competizioni internazionali, il Milan non vuole correre il rischio di uscire anche dalla lotta scudetto.

Per questo motivo, Maldini e Massara si stanno muovendo con una certa decisione per consegnare quanto prima a Stefano Pioli un rinforzo di grande qualità nel reparto arretrato. E la pedina giusta sarebbe stata già individuata: si tratta del ventunenne difensore centrale olandese Sven Botman, pilastro del Lille e probabile futura colonna della Nazionale orange. Strappare Botman al club transalpino non sarà facile: il Lille si è infatti qualificato agli ottavi di Champions League vincendo il proprio girone e non ha alcuna intenzione di privarsi dei propri pezzi pregiati a gennaio.

Sven Botman difensore olandese del Lille (Lapresse)

Calciomercato Milan, via alla trattativa per Botman: il Lille chiede una cifra non inferiore ai 30 milioni di euro

Il Milan dovrà guardarsi dalla concorrenza agguerrita di società di primo piano sia in Italia che all’estero. Botman piace da tempo sia alla Juventus che all’Inter e in Premier League è nel mirino di club come Arsenal, Liverpool e Tottenham. Ma Paolo Maldini è convinto di poterla spuntare facendo leva sui rapporto eccellenti con la dirigenza del Lille. I francesi dal canto loro non accettano l’ipotesi di un prestito, ma continuano a chiedere non meno di 30 milioni di euro.