Formula 1, Max Verstappen come Balotelli: “Perché sempre a me?”. A poche ore dalle prime Libere di Abu Dhabi il clamoroso sfogo
Certe occasioni capitano forse solo una volta nella vita e comunque per lui è la prima. Max Verstappen è arrivato alla vigilia del GP di Abu Dhabi con la certezza di poter lottare ancora per il Mondiale Piloti ma anche con la convinzione di essere in minoranza. O meglio, si sente come Mario Balotelli quando giocava in Premier League con la maglia del City anche se non indosserà la stessa maglietta.
La sua sensazione però è la stessa del calciatore. A poche ora dalle Libere di Abu Dhabi, torna a parlare di quello che è successo della domenica scorsa e della penalità che i commissari hanno inflitto soltanto a lui. Il direttore di gara, Michael Masi, ancora una volta ha ricordato che non saranno ammessi comportamenti antisportivi e in caso di infrazioni gravi è prevista la decurtazione del punteggio già acquisito in classifica di campionato.
Max si fa scivolare apparentemente tutto addosso ma se la prende per il diverso trattamento: “Perché sempre a me? Altri piloti fanno esattamente la stessa cosa e non succede nulla. Alla curva 1 eravamo entrambi fuori dalla linea bianca, ma in qualche modo hanno giudicato che fosse colpa mia e non sono d’accordo”. Non fa il nome di Hamiton ma non ce n’è nemmeno bisogno
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Formula 1, Max Verstappen come Balotelli: ci sono due pesi e due misure in Formula 1?
A distanza di cinque giorni, l’olandese è convinto di aver corso in maniera dura ,ma corretta e non ha intenzione di cambiare idea. Questo, nonostante altri colleghi come Charles Leclerc abbiano giudicato le sue mosse oltre il limite del lecito.
“Alla fine le critiche ci sono sempre. Ma credo ingiusto che io sia trattato diversamente dagli altri piloti. Chiaramente, gli altri piloti possono farla franca e io no. Penso che questo sia un po’ un problema. Ad essere onesti, l’unica cosa che chiedo è che sia uguale per tutti, perché chiaramente non è così al momento”.