Formula 1, la clamorosa rivelazione di Bottas: “Avrei guadagnato il doppio”. Il pilota finlandese della Mercedes svela un retroscena di mercato
Il mondiale di Formula 1 sta per andare in archivio. Manca ormai solo un Gran Premio al termine di questa lunghissima ed estenuante stagione motoristica: sul circuito di Abu Dhabi, a uno tra Lewis Hamilton e Max Verstappen sarà assegnato il titolo di campione del mondo 2021. Ma le scuderie del circus sono già concentrate sulla prossima stagione, la più attesa degli ultimi anni, quella in cui entrerà in vigore il nuovo regolamento.
E anche il mercato piloti ha regalato qualche importante novità tra i top team: la Mercedes ha deciso infatti di non rinnovare il contratto a Valtteri Bottas e di sostituirlo con il giovane talento inglese George Russell.
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La scelta del team di Brackley non ha sorpreso più di tanto il pilota finlandese che una volta libero dal vincolo con le Frecce d’Argento ha accettato l’offerta dell’Alfa Romeo. Un grande colpo messo a segno dalla scuderia italiana, che ha già garantito a Bottas una macchina competitiva per il 2022. Ma l’accordo con l’Alfa ha rischiato seriamente di non andare in porto. Come rivelato dallo stesso pilota ormai ex Mercedes, appena due giorni dopo la firma sul contratto con il team di Hinwil un’altra scuderia lo avrebbe avvicinato offrendogli un ingaggio decisamente più ricco.
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Formula 1, la rivelazione di Bottas: “Un altro team mi aveva offerto il doppio dell’Alfa Romeo”
Il racconto di Bottas parte dal momento in cui, nel corso dell’estate, ha detto sì alla proposta dell’Alfa Romeo: “Ho ricevuto una telefonata da un team principal di cui non voglio fare il nome – ha svelato il finlandese – che mi ha detto ‘Ti vogliamo, possiamo pagare il doppio dell’Alfa’. Era una scuderia di un certo livello – precisa senza però farne il nome -. Se si guarda agli ultimi anni, era forse leggermente meglio dell’Alfa Romeo. Ma io avevo già firmato e lo avevo fatto non dando priorità ai soldi. Ne ho fatti abbastanza in carriera e non ho bisogno di andarli a cercare altrove”.