La Juventus chiude con una vittoria, la quinta in Europa, la sua prima fase di Champions League piazzandosi al primo posto del proprio girone davanti al Chelsea
Vince la Juve, in una gara che aveva poco da dire a una classifica ormai consolidata e che chiedeva una notizia positiva da San Pietroburgo, che è arrivata solo all’ultimo istante. Juventus vincente, e prima davanti al Chelsea.
In una partita che Allegri interpreta con molte riserve, dando fiducia a Perin dal primo minuto e con Alex Sandro, Rugani e Rabiot che partono titolari, in un Allianz Stadium gelido e con poca gente dopo la fittissima nevicata del mattino, la Juventus ha il merito di giocare una gara pregevole e consistente. Non travolgente: ma autorevole. É Dybala a fare vedere le cose migliori fin dai primi minuti. Splendido l’assist con il quale l’argentino mette Kean davanti alla porta: gran tiro e palla sull’esterno della rete. Al 18’ il vantaggio arriva proprio con Kean, gran colpo di testa su Diawara in uscita: ma l’assist stavolta è una sontuosa trivela di Bernardeschi da destra.
Il Malmoe si vede solo dopo la mezz’ora costringendo Perin a una bella uscita bassa su Colak, unico intervento per il portiere della Juve. Malmoe che pur giocando palla con un certo ordine passa davvero di rado la trequarti dei bianconeri che non devono faticare più di tanto per mantenere il possesso della palla e del gioco. Juve vicinissima al raddoppio allo scadere del primo tempo con Arthur. Ma l’attenzione generale è soprattutto per quello che accade a San Pietroburgo dove lo Zenit in pochi minuti ribalta il risultato.
La Juve comincia molto bene il secondo tempo, forse anche per via delle notizie che arrivano da San Pietroburgo. Il Chelsea nel frattempo pareggia. Rabiot va vicinissimo al gol con un gran diagonale di sinistro che esce di un nulla. Kean trova pronto Diawara su una conclusione angolata.
La Juve – d’altronde il primo posto non dipende più solo ed esclusivamente dai bianconeri – cerca di chiudere la partita: ci vanno vicini Kean, che ha due occasioni, una delle quali davvero clamorosa, e Bernardeschi. Applausi per Desciglio che torna in campo dopo una lunga assenza per infortunio.
Finale di partita con panchina e tifosi appesi alle notizie di Zenit-Chelsea: il gol di Werner ricaccia la Juventus in seconda posizione nonostante cinque vittorie, decisiva la pesante battuta d’arresto di Londra. Ma quando la partiota dei bianconeri già finita, al quinto minuto di recupero, il Zenit segna il gol del pareggio che per la Juventus significa primo posto del girone e passaggio agli ottavi da testa di serie.
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JUVENTUS – MALMOE 1-0
18′ Kean
Juventus (3-5-2): Perin 6.5; De Winter 6.5 (71′ De Sciglio 6), Bonucci 6, Rugani 6.5; Bernardeschi 6 (80’ Cuadrado), Bentancur 6 (90’ Miretti), Arthur 6, Rabiot 6, Alex Sandro 5.5; Dybala 6.5 (46′ Morata 5-5), Kean 6.5 (89’ Da Graca).
Malmoe (4-4-2): Diawara 6.5; Moisander 5.5, Ahmedhodzic 6, Nielsen 6, Olsson 6; Berget 5.5, Christiansen 6, Innocent 6 (89’ Nalic), Rakip 5.5 (30′ Pena 5.5); Birmancevic 5.5, Colak 5.5 (78’ Abubakari).
Ammoniti: Colak, Innocent, Rabiot
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