Rafa Nadal allo scoperto su Djokovic: la sua previsione sul futuro

Rafa Nadal (LaPresse)

Rafa Nadal allo scoperto su Djokovic: la sua previsione sul futuro. Il maiorchino sta per rientrare nel circuito Atp ma non si fa illusioni

Per sei mesi ha fatto da spettatore ai trionfi altrui, soprattutto quelli di Nole Djokovic perché mentre il serbo giocava lui invece era costretto a fare i conto con il suo piede malandato. Ora finalmente Rafa Nadal sta meglio ed è pronto per rientrare ma non si fa nessuna illusione sul futuro.

(Getty Images)

Il campione spagnolo ha parlato durante un incontro con i giovani campione di domani, quelli che supporta con la sua Fondazione. E la prospettiva di battere l’eterno rivale degli ultimi agli agli Australian Open gli sembra complicata: “Djokovic tra tutti noi è quello meglio posizionato per raccogliere il titolo di essere il giocatore con più Slam vinti in carriera. Non dobbiamo ingannarci, Federer è dove è e io sono dove sono. Djokovic invece è in competizione e in un grande momento”.

Lui sicuramente è pronto per tornare a lottare in campo ma guarda anche alla realtà dei fatti e al ricambio generazionale: “Cosa può succedere tra nove mesi si vedrà, ma il favorito in questo momento è lui. Giocatori come Medvedev, Zverev o Tsitsipas hanno già superato la fase Next Gen, sono la generazione attuale, del presente”.

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Intanto però Rafa Nadal con il suo staff ha già messo giù il piano di battaglia per il suo rientro agonistico. I primi match saranno al Mubadala World Tennis Championship, in programma tra il 16 e il 18 dicembre e a cui parteciperanno anche Dominic Thiem, Casper Ruud, Denis Shapovalov, Emma Raducanu e Belinda Bencic.

Rafa Nadal (LaPresse)

“Il mio obiettivo è iniziare la nuova stagione a gennaio. Per questo giocherò ad Abu Dhabi a dicembre e poi un altro torneo prima degli Australian Open. Abu Dabi è un posto speciale per me. Ho già giocato molte volte in passato e dove ho iniziato la mia stagione a più riprese. Sono convinto che anche quest’anno l’atmosfera sarà incredibile”.

Federico Danesi