Marco Pantani, svolta clamorosa: ci sarà un nuovo capitolo. Il campione è morto a San Valentino del 2004 ma la vicenda non è chiusa
La morte di Marco Pantani il giorno di San Valentino del 2004 a soli 34 anni è un caso? Per la Procura di Rimini sì. E così l’inchiesta per quello che successe allora in una camera del residence ‘Le Rose’ di Rimini sarà riaperta per la terza volta nonostante nelle altre occasioni non abbia prodotto nulla.
C’è di nuovo un fascicolo per omicidio, per ora contro ignoti, aperto dopo l’invio alla Procura riminese di una informativa da parte della commissione parlamentare antimafia, nel 2019. La notizia è stata anticipata dalla stampa locale, ripresa poi dall’Ansa e confermata dall’avvocato Fiorenzo Alessi (legale della famiglia di Pantani), a Rai News.
“Mamma Tonina chiede di capire una volta per tutte se il figlio è morto per un mix di antidepressivi con la cocaina assunta precedentemente oppure se ci sono altri motivi”. ha detto l’avvocato alla Rai. Anche lui ritiene difficile che sia difficile arrivare ad una conclusione diversa da quella che conosciamo fino ad oggi, cioè che possa essere un omicidio. “Ma se la Procura di Rimini sta indagando, noi collaboreremo per quanto possibile”.
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Marco Pantani, svolta clamorosa: tutto parte dalle dichiarazioni del suo ex pusher
Ma cosa era emerso durante quell’audizione nella commissione parlamentare antimafia? Fabio Miradossa, il pusher che nel 2005 aveva patteggiato una pena per spaccio collegata alla vicenda della morte del campione, era stato chiaro. “Marco è stato ucciso”. E aveva spiegato di averlo conosciuto qualche mese prima, trovando una persona desiderosa di conoscere la verità sui fatti di Campiglio del ’99. Quindi secondo lui non era certo uno che pensasse di morire.
Già nel 1999 la Procura aveva ritenuto credibile l’ipotesi che alcune persone legate alla camorra avessero condizionato il prelievo di sangue di Marco Pantani, quello che lo estromise dal Giro d’Italia. Un modo per metterlo fuori dal gioco e indirizzare in altro modo le scommesse sulla Corsa Rosa.
Dal giorno della sua morte a oggi, la famiglia di Marco Pantani ha sempre chiesto una cosa sola: verità su quella fine prematura. E per quello che emerge adesso, nelle scorse settimane la mamma del campione, Tonina, è sta ascoltata ancora una volta in Procura per un paio di ore.