Prima sconfitta in campionato di un Napoli molto op di serie A virgola che di fatto riapre molti giochi accorpando numerose squadre in pochi puntiaco che cade a San Siro contro l’Inter, 3-1: la classifica ora è molto più corta
L’Inter vince una partita fondamentale non soltanto per il suo futuro in campionato ma, probabilmente, per la storia del campionato stesso rallentando ulteriormente la marcia del Napoli dopo due pareggi nelle ultime quattro partite.
E pensare che a cominciare meglio era stato proprio il Napoli che, dopo un avvio discreto, aveva anche trovato il gol in quella che di fatto è stata l’unica iniziativa offensiva della squadra partenopea nel corso della prima ora di gioco. Appoggio di Insigne per Zielinski che sorprende la difesa avversaria ma anche Handanovic virgola in ritardo sul tiro del polacco. Il Napoli non riesce a sfruttare il momento di superiorità e l’Inter, riversandosi in attacco, trova subito il pareggio: conclusione di Barella respinta dal braccio di Koulibaly in piena area rigore netto che Calhanoglu trasforma. Da qui in poi esce fuori il temperamento dell’Inter che, pur senza giocare il suo calcio migliore, riesce a tenere costantemente in difficoltà la difesa del Napoli.
A un minuto dal riposo, su calcio d’angolo di Calhanoglu, Perisic riesce ad anticipare compagni e avversari e a insaccare direttamente sul primo palo il gol del vantaggio.
La risposta che ci si aspetterebbe dal Napoli, in realtà, nel secondo tempo non arriva. La formazione di Spalletti, per una volta, è lenta, macchinosa, prevedibile. Petagna non riesce mai a inserirsi nelle trame offensive e Insigne è assolutamente impalpabile. L’Inter, nel suo miglior momento, trova anche il terzo gol: dopo un salvataggio di Ospina su Lautaro arriva il gol tutto argentino costruito da Correa e trasformato dallo stesso Lautaro Martinez, fino a quel momento molto in ombra.
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Partita vera, fisica, maschia. Il Napoli trova il gol che tiene appesa la partita fino al ternmine (otto minuti di recupero) con una straordinaria prodezza di Mertens salta che realizza un gol strepitoso dalla lunghissima distanza. Il finale della partita è palpitante. Perché Napoli che non, un po’ per orgoglio e un po’ anche perché l’Inter comincia a mostrare qualche incertezza da un punto di vista soprattutto fisico, arretra troppo.
A dieci minuti dal termine impressionante la zuccata tra Ospina e Dzeko con i due che finiscono a terra: il bosniaco con un profondo taglio alla testa, il portiere colombiano rimane addirittura semi svenuto per un paio di minuti. Attimi di autentica paura punto ma poi il gioco prosegue.
Il Napoli va vicinissimo al pareggio con una gran conclusione di Mario Rui che piega le mani ad Handanovic che in qualche modo riesce a deviare sulla traversa. Inter in grandissima sofferenza fino al fischio finale… Mertens si sbrana il pareggio a tempo esaurito. Ma alla fine la festa, nonostante tutto, è nerazzurra.
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Napoli e Milan rimangono al comando della classifica con quattro lunghezze di vantaggio sull’inter ma adesso, nello spazio di 7 punti, ci sono quattro squadre, inserendo anche l’Atalanta nel treno scudetto con Lazio Fiorentina e Juventus a inseguire. La cosa comincia a farsi interessante.
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Il tabellino
INTER – NAPOLI 3-1
18′ Zielinski, 25′ rig. Calhanoglu 44′ Perisic, 61′ Lautaro Martinez, 78′ Mertens
INTER (3-5-2): Handanovic 5.5; Skriniar 6.5, Ranocchia 6, Bastoni 6.5; Darmian 6.5, Barella 6.5, Brozovic (75’ Gagliardini 5.5), Calhanoglu (62′ Vidal 5.5), Perisic 7 (90’ Satriano); Lautaro 6.5 (75’ Dimarco 6), Correa 6 (62′ Dzeko 5.5).
NAPOLI (4-3-3): Ospina 6; Di Lorenzo 5.5, Rrahmani 5.5, Koulibaly 5, Mario Rui 5; Anguissa 6, Fabian Ruiz 5.5, Zielinski 6.5; Lozano 5 (75’ Mertens 7), Osimhen 5 (54′ Petagna 5), Insigne 5 (75’ Elmas 5.5).
Ammonizioni: Osimhen, Koulibaly, Rrahmani, Calhanoglu, Vidal, Handanovic
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